Equipaggio:
Antonio: autista unico e relatore
Franca: assistente tuttofare navigatore cuoca di bordo e molto altro
Marco,Eleonora i rompiscatole
Alessio: animatore speciale
Mezzo: Challenger mageo 172 su Ford td 350 135 gemellato
Km percorsi : 4200
Percorso indicativo del viaggio
Sabato 10 Luglio
Chivasso – Pont d’Ain
Partenza nel primo pomeriggio, direzione Passo del Moncenisio dove ci fermiamo per la merenda. Valutando le sfavorevoli condizioni meteo per una sosta sul colle, dato che piove e una fitta nebbia non consente neanche la vista del lago (stupendo nelle belle giornate), decidiamo di ripartire subito. A Modane sostiamo al supermercato Intermarchè giusto il tempo per integrare le scorte alimentari. Proseguiamo dunque verso Chambery seguendo la statale. Oltrepassato Chambery, continuiamo sulla N504 direzione Bourg an Bresse. Verso le 20 arriviamo a Pont d’Ain dove troviamo un posticino in riva al fiume accanto ad altri due camper francesi, decidiamo di fermarci per la notte. La scelta si rivela perfetta, scopriamo infatti che siamo capitati nel bel mezzo dei festeggiamenti del Santo Patrono del paese, così dopo cena io, Marco ed Eleonora usciamo per goderci i meravigliosi fuochi pirotecnici e ascoltare un po’ di musica dal vivo. La vacanza non poteva iniziare meglio. Notte tranquilla
Domenica 11 luglio
Regione dello Champagne in camper
Pont d’Ain – Vendeuvre Sur Barse (Champagne)
Sveglia verso le 8,30 con calma, ripartiamo in tarda mattinata. Il Traffico è scarso, attraversiamo Bourg an Bresse e sempre seguendo la statale, sostiamo a Macon giusto il tempo per rifornire di gasolio il mezzo. Puntiamo in direzione Cluny che abbiamo visitato in un precedente viaggio, quindi tiriamo dritti fino a Brancion che è un grazioso piccolo borgo medioevale. Qui ci fermiamo per il pranzo nell’ampio parcheggio del villaggio. Approfittiamo per visitare il luogo dato che nel precedente viaggio l’avevamo saltato per il maltempo, merita sicuramente.
Nel primissimo pomeriggio prendiamo la strada per Tournus, quindi Chalon Sur Saone e Beaune, tutte località visitate in precedenza. Sempre seguendo la statale arriviamo a Dijon, il traffico è praticamente inesistente ma il caldo no, quindi decidiamo di proseguire in direzione Troyes nella regione dello Champagne prendendo la D971. Verso le 18 arriviamo a Bar Sur Seine dove cerchiamo l’area di sosta PS segnata sulle nostre guide e anche sui poi gps francese, quando la troviamo notiamo con amarezza che all’ingresso del parcheggio vi è un’odiosa sbarra che limita l’ altezza a 2m che sembra essere stata messa lì di recente. Parcheggiamo vicino a una chiesa sempre sulla statale, giusto il tempo per un’occhiata veloce al paese, sembra carino, decidiamo però di spostarci per cercare un’area tranquilla per la notte. Bar Sur Seine Facciamo un tentativo sul lac D’Orient nel parc naturel régional de la forêt d’orient a Mesnil St Père, una località turistica in riva al lago. L’area di sola sosta, è molto affollata (oggi è domenica) e poiché non ci garba sostare come sardine in scatola ci dirigiamo verso Vendeuvre Sur Barse, dove c’è un’ AA al centro del paese con colonnina euro relais .Scarichiamo le grigie mentre per caricare le chiare dobbiamo aspettare domattina in quanto tutti gli esercizi che vendono i gettoni (2 € ) sono chiusi. Il parcheggio però è gratuito. Dopo cena, usciamo per una passeggiata, il paese è carino e ordinato. Entriamo in un pub dove troviamo dell’ottima birra francese alla spina. Scambiamo quattro chiacchiere con il barista che è di origini italiane. Ci consiglia delle caves (cantine) dove acquistare dello champagne a basso prezzo (8 – 10 € la bottiglia). Rientrati al camper trascorriamo una notte tranquilla in solitudine.
Lunedi 12 luglio
Vendeuvre Sur Barse (Champagne) – Montherme (Ardenne)
Stamane è nuvolo, acquistato il gettone per la colonnina camper service e le immancabili baguette giornaliere nella vicina boulangerie, facciamo appena in tempo a caricare l’acqua che inizia a piovere a dirotto. Partiamo verso Bar Sur Aube per far visita alle caves indicateci dal simpatico barista ma le troviamo chiuse (lunedì mattina), ci fermiamo quindi nel parcheggio del supermercato Leclerc all’ingresso del paese. Continua a piovere, così decidiamo di entrare al centro commerciale per fare spese alimentari. Acquistiamo anche un paio di bottiglie di champagne locale al prezzo di 12 € cadauna. Piove incessantemente, così dopo aver pranzato decidiamo di partire e avvicinarci al confine con il Belgio, precisamente a Charleville Mèzières dove contiamo di sostare per la notte. Sempre evitando le autostrade passiamo per Chàlòns en Champagne e proseguiamo per Soppepy – Tahure e quindi Attigny ,attraversando bei paesaggi di dolci colline coltivate a cereali, girasoli e vigneti .Sostiamo per la merenda e scopriamo con meraviglia che gli alberi del parcheggio che ci ospita sono ciliegi carichi di deliziosi frutti belli maturi, approfittiamo dell’occasione per un’abbondante assaggio, per la gioia dei ragazzi e di Franca. Arriviamo a Charleville Mèzières col tempo che si rimette al bello verso le 19,30 ma l’area di sosta è strapiena . Ci spostiamo quindi di pochi km a Montherme un piccolo villaggio nel cuore delle Ardenne. Troviamo posto nella piccola ma bella area attrezzata in riva al fiume in compagnia di altri 6 camper e due tende, (Parcheggio gratuito, carico acqua a gettone 2 € presso la Mairie).
Martedì 13 luglio
Montherme (Ardenne) – Rochefort (Belgio)
Mattina col sole, approfittiamo dell’area attrezzata per scaricare le acque nere e le grigie. Partiamo per Bouillon in Belgio, la cittadina del famoso Goffredo di Buglione, protagonista della prima crociata. Arriviamo verso le 11 e parcheggiamo all’ingresso del paese a bordo strada dietro un altro camper. C’è anche un’area PS vicino alla scuola di musica. La cittadina offre un paesaggio suggestivo adagiata nella valle del fiume Semois, dominata dalla fortezza risalente al IX secolo appartenuta anche a Goffredo. Andiamo subito a visitarla, è veramente interessante e ben conservata con i suoi sotterranei e le grandi sale,sul cortile principale c’è un’esposizione di rapaci. Dai suoi bastioni si gode di un fantastico panorama. Usciti, ci incamminiamo per un bel giro attraverso la cittadina e lungo il fiume. . Bouillon, la fortezza Vista di Bouillon dalla fortezza La fortezza di Bouillon all’interno Dopo pranzo si parte alla volta di Dinant, una bella e pittoresca città turistica sulle rive del fiume Meuse (Mosa). Non troviamo l’area di sosta ma parcheggiamo in un viale parallelo il lungofiume a circa 600 m dal centro. Ci dirigiamo verso il cuore della città passeggiando lungo la Mosa dove fanno bella presenza le belle barche ormeggiate, i gazebo dei bar, gelaterie e brasserie, aiuole con fiori coloratissimi dappertutto. Sul fiume ogni tanto passano diversi battelli di cui tanti carichi di turisti, vediamo infatti sull’imbarcadero più avanti, che ci sono diverse possibilità di fare escursioni per molte località del Belgio sull’acqua. Arriviamo alla cattedrale di Notre Dame sovrastata dalla Cittadella, una fortezza risalente al XI secolo. Visitata la chiesa costruita in pietra nera con un caratteristico campanile a cipolla, andiamo in un altro luogo simbolo di questa città, la casa di Adolphe Sax,l’inventore del sassofono che è nato e vissuto a Dinant. Lungo le vie del centro sono appese delle luminarie che raffigurano il sax,e c’è perfino un monumento con la gigantografia dello strumento musicale. Si notano scorci interessanti,vediamo anche le vetrine con le “Couque de Dinant” i famosi biscotti locali molto belli alla vista, ma che non acquistiamo. Dinant Notre Dame con sopra la cittadella Dinant monumento al Sax Le Couque de Dinant Dinant lungofiume La casa di Adolphe Sax Tornati al camper facciamo rotta verso Rochefort una piccola cittadina famosa per le sue grotte. Ci sistemiamo nella comoda area di sosta (segnalata) su autobloccanti in compagnia di altri mezzi. La tariffa per la notte dalle 17 alle 10 del mattino è di 5 € Ci sono i servizi igienici dove si può caricare l’acqua gratuitamente e il pozzetto per lo scarico, non c’è elettricità ma a noi non serve. Per il pagamento passa un addetto in quanto l’ufficio del turismo che gestisce i parcheggi chiude alle 18. Mentre Franca e i ragazzi si rilassano faccio un giretto per il paese, veramente carino e ordinato composto da casette in pietra con annesso giardino. Sono le 20 il sole splende ancora alto, eppure nell’aria c’è un silenzio quasi irreale interrotto ogni tanto dalla musichetta di un furgoncino del gelataio che gira per le vie del paese. Si notano anche diversi ristoranti pieni di gente . Docce e cena in camper. La notte trascorre tranquilla.
Mercoledì 14 luglio
Rochefort – Namur – Lier (Belgio)
Bella mattina di sole, dopo aver fatto CS partiamo per la vicina Namur che è il capoluogo dell’omonima regione ed è situata alla confluenza dei fiumi Mosa e Sambre. Troviamo parcheggio nei pressi del casinò a bordo strada, il centro storico è vicino. Inizia a far caldo, prendiamo il trenino che al costo di 5 € a testa (tot.25 €) ci porta a fare il giro panoramico su per la cittadella fortificata risalente al XVIII seco,la quale fu originariamente un castello dei conti di Namur.La città venne assediata numerose volte a causa della sua posizione strategica quindi le fortificazioni si sono evolute nel tempo fino ad arrivare a quelle maestose che possiamo ammirare oggi. Dalla sommità della fortezza di gode uno splendido panorama a 360 gradi della città e dell’intera zona. Scopriamo che in cima c’è un grande parcheggio dove troviamo alcuni camper, al ritorno scopriremo la strada di accesso ad esso, basta seguire le indicazioni per la cittadelle. Terminato il bel giro in trenino della durata di poco più di un ora ci addentriamo nel centro storico per una breve visita. Ammiriamo i bei palazzi, la cattedrale di Saint-Aubain, bella, ricca di opere in stile barocco. La città meriterebbe senz’altro una visita più approfondita ma il caldo e la sistemazione del nostro mezzo che è a bordo strada ci fanno decidere per una nuova destinazione. Partiamo seguendo le indicazioni per un vicino centro commerciale Carrefour dove una volta giunti riforniamo sia il camper che la cambusa. Da notare in Belgio, la grandissima varietà di birre, ce ne sono davvero tante dicono 500 tipi diversi tutte di ottima qualità. Di contro l’acqua minerale in bottiglia è piuttosto cara. Pazienza berremo meno acqua e più birra. . Namur La cittadelle Namur Ci dirigiamo verso Bruxelles fermandoci poi in un’area autostradale per il pranzo. Subito dopo mangiato, improvvisamente l’aria si fa molto cupa, un grigio che diventa un preoccupante nero. Partiamo subito per uscire dall’autostrada in quanto la presenza di molti alberi non ci fa sentire sicuri visto che il vento sta diventando fortissimo. Usciamo dall’autostrada appena in tempo fermandoci a ridosso di un ristorante che si scatena un autentico ciclone. Viene giù un autentico muro d’acqua accompagnato da fortissime raffiche di vento, una tempesta del genere non l’avevo mai vista tanto che con Franca ci guardiamo in faccia mostrando una certa apprensione. Cerchiamo comunque di sdrammatizzare per tranquillizzare i ragazzi. Per fortuna almeno non grandina. Dopo circa un quarto d’ora la furia degli elementi si placca, ripartiamo in uno scenario devastato dalla tromba d’aria, alberi caduti, lamiere divelte allagamenti e tanti mezzi fermi per la strada. Cerchiamo di rientrare in autostrada, sulla rampa di accesso, un grosso albero abbattuto dal vento ci sbarra il passaggio, con una manovra riusciamo a passare al pelo e proseguiamo in direzione Bruxelles. Troviamo diverse code dovute agli allagamenti ma dopo pochi chilometri la situazione torna normale. Facciamo un breve consulto sulla prossima meta, visitare o no la capitale. Su questa città sono abbastanza informato in quanto vi soggiornai otto giorni per lavoro. Per una sosta tranquilla bisogna per forza appoggiarci ad uno dei campeggi situati nei paesi alla periferia per poi raggiungere il centro con i mezzi pubblici. Ancora scossi per il recente spavento decidiamo di proseguire oltre. Attraversato il “ring” di Bruxelles ci dirigiamo a Lier città di 30.000 abitanti che dista una decina di km da Anversa. Troviamo posto nell’ area di sosta segnalata dal sito dei camperisti del Belgio. Il parcheggio è molto grande occupato anche da auto,ci sono però dei posti liberi riservati ai camper. La sosta è gratuita mentre per il CS c’è la solita colonnina automatica che funziona con monete da 2 euro. Dopo aver cenato con una buona pastasciutta (ci voleva dopo la giornata passata) io Franca ed Eleonora usciamo per un giro, troviamo con sorpresa un bel centro storico ricco di monumenti e bei palazzi poco distante dal parcheggio. A differenza di ieri, la cittadina si presenta piuttosto animata nella tarda sera, siamo in effetti nelle Fiandre la parte del Belgio dove si parla il fiammingo (zeedese) una lingua molto simile all’olandese. Dopo una passeggiata tra le vie del centro ci fermiamo in uno dei tanti pub per ristorarci con dell’ottima birra belga attorniati da una bella atmosfera notturna in compagnia di gente tranquilla. Rientriamo al camper e trascorriamo una notte serena.
Giovedì 15 luglio
Olanda in camper
Lier (Belgio) – Maasdam (Olanda)
Sveglia sempre sul tardi. La mattina si presenta piuttosto fredda con qualche goccia di pioggia e soprattutto ventosa. Andiamo di nuovo in centro che sicuramente merita qualche foto alla luce del sole. Passiamo lungo le rive le fiume Nete con tante aiuole fiorite, ammiriamo l’orologio astronomico veramente bello, visitiamo la chiesa di St. Gommarus in stile gotico fiammingo molto bella e conserva tante opere d’arte; peccato non si possano fare foto all’interno che tra l’altro è sorvegliato da tre guardiani. Ci fermiamo a guardare la piazza del municipio con la sua bella torre attorniato da bei palazzi. Rientrati al camper ci prepariamo a partire, carichiamo l’acqua mentre per scaricare le grigie ci dobbiamo arrangiare con la tanica che teniamo per questo scopo, la colonnina è posizionata piuttosto male, non arriviamo neanche col tubo di prolunga dello scarico. Ci dirigiamo verso il confine con l’Olanda e ci fermiamo a pranzo in un autogrill in autostrada. Nel primo pomeriggio siamo a Kinderdijk in Olanda a circa 15 km da Rotterdam, località famosa perché ospita 19 mulini a vento raggruppati in un paesaggio suggestivo, è una delle mete turistiche più frequentate dei Paesi Bassi, tanto che l’UNESCO lo ha dichiarato patrimonio dell’umanità. Troviamo subito l’area di sosta (solo diurna) riservata ai camper proprio all’ingesso della zona dei mulini e manco a dirlo è strapiena (molti mezzi sono Italiani), parcheggiamo così un po’ defilati lungo la strada in compagnia di un altro equipaggio di connazionali. Ci incamminiamo verso i mulini che sono immersi in un contesto di canneti e canali chiamati “weteringen” veramente incantevole. Entriamo a vedere il secondo mulino che è in funzione ed è visitabile (3€ adulti 2€ ragazzi fino a 15 anni),all’interno ci sono gli arredi e i macchinari originali perfettamente conservati, dei video anche in italiano che ne spiegano il funzionamento e raccontano come si svolgeva la vita dei mugnai. Il livello dell’intera zona è più basso rispetto al fiume quindi tutti i mulini avevano il compito di far defluire l’acqua. Oggi sono in funzione tre enormi idrovore azionate da motori diesel poste all’ingresso del sito che svolgono tale lavoro. Assistiamo anche alla fermata e messa in sicurezza del mulino da parte dell’attuale mugnaio – custode. Proseguiamo la nostra passeggiata lungo le stradine tra i canali approfittando dello splendido pomeriggio di sole che ci fa godere appieno la bellezza e unicità di questo luogo. Scattiamo numerose fotografie e a malincuore prendiamo la via per il camper, ripassando per il punto sosta che ora è deserto, sono solo le 19. Guardiamo il nostro portolano,l’area di sosta più vicina è ad Alblasserdam che dista 5 km, come avevamo previsto è al completo in quanto ha solo una decina di posti e poi è sul porto in buona posizione. Proseguiamo per Maasdam a circa 14 Km, troviamo l’area un paio di km fuori dal paese in una fattoria. Parcheggiamo comodamente in compagnia di altri 5 camper. Si presenta subito una gentile e loquace signora che è la padrona di casa. Parlando inglese spiega i servizi della sua struttura, poi ci invita a seguirla nel locale refettorio e ci offre una gradita merenda, caffè all’americana con biscotti, marmellata e succhi di frutta, per la gioia dei ragazzi anche il gelato. Mentre si chiacchiera del più e del meno la simpatica signora ci dà dei depliant turistici della zona e consiglia cosa andare a vedere. Paghiamo 17,5 € per la piazzola e 5 persone, docce e servizi compresi. Trascorriamo una notte tranquilla nella pace di questa bell’ area.
Venerdì 16 luglio
Maasdam – Gouda – Volendam (Olanda)
Giornata nuvolosa ma non piove. Dato che in Olanda come in Belgio, le autostrade sono gratuite e molto belle, le usiamo sempre per gli spostamenti anche brevi. Partiamo alla volta di Gouda, città famosa per l’omonimo formaggio e anche per le sue pipe da fumo. Non troviamo l’area di sosta, ma mentre siamo intenti a osservare la zona, un ragazzo ci indica un piazzale dove dice possiamo tranquillamente parcheggiare il camper, dato che ci fermeremo poche ore. Il posto è deserto e questo non mi ispira molta fiducia, anche se nel camper non lasciamo mai oggetti di interesse e o valore, al massimo ci svuotano il frigo. Decidiamo di fidarci e ci incamminiamo per circa 400 m verso il centro storico che offre degli scorci caratteristici molto pittoreschi. Nelle vie ordinate e pulite si affacciano le tipiche case Olandesi con grandi vetrine arredate con cura maniacale. Lungo i canali si possono ammirare aiuole fiorite, tante biciclette parcheggiate e in circolazione, ogni tanto a ricordarci dove ci troviamo si vedono le forme tipico formaggio che galleggiano sull’acqua o appese come bandierine tra un lato e l’altro della via. La piazza del mercato è molto grande e bella, le classiche facciate delle case olandesi fanno da cornice, al centro lo splendido palazzo municipale in stile gotico del XV secolo. C’è molta animazione, un via vai di gente e molti turisti intenti a fare shopping, infatti anche qui gli esercizi commerciali fanno orario continuato, solitamente dalle 9 alle 18. Passiamo davanti alla chiesa di Saint John molto bella, non entriamo a visitarla perche 17,5 € (5 € adulti e 2,5 € ragazzi) ci sembrano un po’ troppi per una chiesa. Bisogna dire che in Olanda le comunità religiose si auto sostengono e non prendono sovvenzioni dallo stato, ecco giustificato il biglietto d’ingresso. Continuiamo il nostro giro, acquistiamo una bella scorta di formaggi anche in carine confezioni regalo. Il tempo però minaccia pioggia, facciamo ritorno al camper e scopriamo che i timori per il non sicuro parcheggio erano fondati. Qualche buontempone infatti ha infilato un grosso asse di legno sotto il pianale del mezzo vicino alle ruote posteriori. Controllato attentamente il camper ci sembra tutto in ordine. Ma il messaggio è eloquente, cambiare aria. Scorcio di Gouda Cattedrale St John uno dei negozi del tipico formaggio Gouda Marktplaz scorcio di Gouda Gouda il museo del caffè una via del centro di Gouda Ripartiti in fretta ci dirigiamo verso Monfoort contando di fermarci per il pranzo. Facciamo diversi km senza trovare un parcheggio per fermarci. Finalmente nei pressi di Utrecht, troviamo un’area di sosta che fa da capolinea per le escursioni in bicicletta in barca e a piedi,c’è infatti un grande cartello con la mappa dei vari percorsi,ci fermiamo per pranzare. Mentre Franca prepara, faccio un giretto lungo la pista ciclabile che costeggia un canale. Si vedono graziose fattorie ben curate con fiori dappertutto, animali al pascolo, mucche pecore cavalli oche anatre. Lungo il canale ogni tanto passa una barca a motore, transita anche un barcone con a bordo una chiassosa comitiva di amici che banchettano,mi salutano allegramente mentre fanno un brindisi. Di rientro al camper scopro che l’ingresso al parcheggio era munito di sbarra imitatrice di altezza a 2 m che però è buttata a terra. Campagna olandese nei pressi di Utrecht Dopo pranzo ci consultiamo sul da farsi, optiamo per cambiare regione, prendiamo l’autostrada e ci dirigiamo verso Volendam nei pressi di Amsterdam. Arriviamo verso le 18 e andiamo a fare spesa nel centro commerciale nella zona nuova del paese. Troviamo l’area di sosta marina park che si trova presso un villaggio turistico. Per entrare bisogna prendere il biglietto dalla cassa automatica all’interno dell’area, quindi si appoggia quest’ ultimo con il codice a barre rivolto verso il lettore posto sulla sbarra e questa si alza. La tariffa è di 13€ dalle 17 alle 10, dalle 10 alle 17 invece 1€ all’ora da pagare subito prima dell’uscita, elettricità carico scarico compresi. Ci sistemiamo in una delle comode piazzole in compagnia di altri tre equipaggi italiani. Mi avvicino per scambiare due parole con loro e chiedere qualche informazione. Poco dopo io Franca ed il piccolo Alessio facciamo un giro di ricognizione. All’interno dell’area verso la spiaggia ci sono i servizi e le docce, verso il parcheggio delle auto si trova la lavanderia che va a gettoni, da acquistare presso il chiosco del villaggio turistico che però chiude alle 18 , quindi rimandiamo a domani il lavaggio della biancheria. Proseguiamo il giro nel bel villaggio dalle tipiche casette nordiche tutte in legno con brillanti colori pastello, arriviamo al porto turistico con le banchine in legno dove sono ormeggiate tante barche, alcune molto belle. Dopo una camminata di circa 10 minuti siamo nel centro di Volendam, sono le 19,30. La via che si affaccia sul mare mostra diversi turisti a passeggio, i pub e birrerie invece sono affollatissimi dei chiassosi indigeni. Il paese è veramente carino, molto caratteristico. Torniamo al camper per la cena,ci godiamo un bel tramonto che qui è lunghissimo, notte tranquilla.
Sabato 17 luglio
Amsterdam in camper
Amsterdam
Stamane sveglia presto in quanto abbiamo deciso di fare una brevissima visita ad Amsterdam. Il bus passa sulla strada all’ingresso del paese a pochi metri dalla reception del villaggio turistico. Ci sono due linee che vanno alla Central Station con frequenza ogni mezz’ora. Prendiamo la linea 110, il ticket family ci costa 30 € andata e ritorno e si fa direttamente a bordo. In 20 minuti siamo alla stazione centrale di Amsterdam. La città merita sicuramente un viaggio a se per una visita decente,cosa che ci promettiamo di fare. Oggi ci limitiamo a fare un giro nel centro storico. Appena arrivati siccome pioviggina, prendiamo uno dei battelli di fronte alla stazione ferroviaria, il giro per i canali dura circa un’ora. Durante la navigazione si apprezza il fascino di questa città, unica e particolare. Si possono ammirare le case galleggianti, Il museo marittimo che è una ricostruzione di un galeone, il mega parcheggio delle biciclette alla stazione centrale, ”il Nemo” la costruzione a forma di nave progettata da Renzo Piano che ospita il museo della scienza e tecnologia, vicino il grande ristorante cinese galleggiante. Lungo il suo percorso il battello passa davanti a molti punti d’interesse quali il museo Van Gogh, il teatro dell’opera, la casa di Anna Frank ecc. Navigando lungo i canali Amsterdam mostra la maestosità e la bellezza dei suoi palazzi, i più belli si trovano nella cosiddetta “Curva d’oro” un tempo dimora di ricchi mercanti. Scesi a terra, andiamo a piedi verso “Piazza Dam” Cuore della città, vediamo a malincuore che il maestoso palazzo reale è in ristrutturazione. Facciamo un ampio giro nel centro storico, prima di rientrare alla stazione, girando tra i canali non potevamo certo tralasciare il famosissimo quartiere a luci rosse. Verso le 16 rientriamo a Volendam e nel restante pomeriggio approfittando della lavanderia automatica e del market del villaggio turistico, ci dedichiamo al lavaggio della biancheria, alla spesa e al riassetto del camper. Notte tranquilla anche se fino 24,30 si è sentita in lontananza la musica di una discoteca (normale è Sabato notte).
Domenica 18 luglio
Volendam – diga di Afsluitdijk (Olanda) – Anversa (Belgio)
Partenza verso le 10, alla cassa automatica dell’area di sosta,il nostro ticket non viene riconosciuto dal lettore e quindi non possiamo uscire. Ci viene subito in soccorso un camperista olandese che nella sua lingua parla con l’operatore spiegando la situazione e ci fa aprire la sbarra. Possiamo quindi andare col camper alla reception del villaggio e pagare la sosta. Passiamo nella vicina Edam, cittadina famosa per i suoi formaggi di cui si tiene un altrettanto famoso mercato ogni mercoledì. Prendiamo l’autostrada A7 e ci dirigiamo verso la grande diga di Afsluitdijk, grandiosa opera di ingegneria idraulica inaugurata nel 1932, ha consentito di prosciugare e mettere al riparo dalle inondazioni una vasta estensione di terre, i cosiddetti polder. Facciamo una sosta sul monumento che commemora la fine dei lavori con l’unione dei due tronconi della diga, è situato a circa 12 km dall’imbocco sud. Tutto lo sbarramento è lungo 32 km e largo 90 metri, è percorso da un’autostrada e da una pista ciclabile. diga di Afsluitdijk Percorriamo la diga per poco più di metà lunghezza e invertiamo la marcia in un’area di servizio, ritorniamo verso Amsterdam. Dopo una sosta in autogrill per il pranzo si parte per Anversa (Antwerpen) in Belgio. La nostra meta è l’area di sosta Camping Vogelzang sulla strada Vogelzanglaan (GPS lat 51.1891870, long 4.4029650) che si trova in periferia vicino alla tangenziale. Bisogna registrarsi alla reception, la tariffa è di 10 € al giorno compreso CS e servizi, per la corrente si pagano 2 € al giorno. La struttura è molto bella, gli spazi alberati per i camper sono molto ampi, può sembrare strano ma qui non accettano le caravan e le tende. Quando ci registriamo l’addetto alla reception ci fornisce una guida turistica della città con le indicazioni per arrivare alla metro che dista 200m dall’area. Ci portiamo subito alla fermata, fatto i biglietti nella macchinetta automatica, saliamo sul treno della linea 2 che porta in centro. Dopo circa 15 min scendiamo alla fermata del teatro dell’opera, seguiamo il viale pedonale fino alla zona della meravigliosa e maestosa cattedrale che purtroppo è chiusa. La grandiosità e la bellezza dei palazzi del centro storico raccontano l’importanza che la città ha avuto in passato e ha oggi.( Infatti e la seconda città del Belgio e capitale mondiale della lavorazione dei diamanti in concorrenza con Amsterdam). Saliamo sulla passeggiata panoramica sul fiume Schelde, ammiriamo il castello dello Steen sede del museo nazionale marittimo. Continuiamo a passeggiare, andiamo nella stupenda piazza Grotemarkt, di forma triangolare cuore di Anversa dove si ammira lo splendido palazzo del municipio risalente al XV secolo e le belle facciate dei palazzi delle arti e dei mestieri, ognuno ha sul tetto una statua d’oro che raffigura il proprio mestiere. Di fronte al palazzo comunale si erge la fontana che raffigura Brabo, legato alla leggenda sulle origini della città. Certo la capitale delle Fiandre merita sicuramente una visita di almeno un paio di giorni, considerando il numero dei luoghi d’interesse. Noi per ora ci accontentiamo di quest’assaggio. Torniamo al camper che sono le 21,30,dato che in centro abbiamo visto diversi ristoranti Italiani che servivano piatti tipicamente nostrani, noi prepariamo una bella cena con spaghetti alla bottarga innaffiati con Vermentino di Sardegna per lenire la nostalgia del nostro paese. La notte scorre tranquilla anche se l’area è piuttosto rumorosa data la vicinanza della tangenziale.
Lunedì 19 luglio
Anversa – Bruges (Belgio) – Equihen Plage (Francia)
Giornata di sole, partiamo per Bruges la nostra prossima meta, arriviamo al parcheggio Bargeweg a circa 2 km dal centro, dove ci sono due aree per camper, uno solo diurno (1 € all’ora) e uno sia diurno che notturno con tariffa giornaliera (20€). Noi parcheggiamo nel primo in quanto contiamo di stare poche ore. E’ quasi mezzogiorno, pranziamo in camper e dopo ci rechiamo alla vicina fermata del bus che al prezzo di 1 € a testa ci porta direttamente nel cuore della città, la piazza del mercato. Rimaniamo veramente incantati di fronte alla bellezza di questa piazza, si nota subito l’imponente torre civica con le sue 47 campane. Il centro storico di Bruges con i suoi canali conserva intatta la sua struttura di città medioevale ed è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. E’ la città turisticamente più importante del Belgio e lo si vede dalla moltitudine di turisti che affollano le strade e i canali della zona storica. Giriamo un paio d’ore cogliendo gli scorci più significativi della città medioevale. Il grande caldo si fa sentire specialmente il piccolo Alessio inizia a dare segni di stanchezza quindi rientriamo al camper. Bruges Dopo esserci rinfrescati ripartiamo, prendiamo prima l’autostrada A10 in direzione Ostenda e poi deviamo sulla A18 in direzione della Francia. Passiamo Dunkerque e Calais e ci dirigiamo verso Cape Gris Nez, un bel punto panoramico sul canale della manica. Arriviamo sul sito verso le 19 e nel piazzale parcheggio ci sono altri 5 camper francesi. Andiamo subito a goderci il bel panorama sulla manica,il bel pomeriggio di sole ci regala un paesaggio con bellissimi colori, aldilà del mare si vede chiara l’Inghilterra. Restiamo più di un’ora a contemplare l’azzurro intenso del mare, il bianco delle scogliere e i contrasti di giallo e verde che offre la campagna circostante. Tornati al camper Marco, il grande dei miei figli, mi fa notare che in questo parcheggio è vietata la sosta notturna. Anche se vediamo che gli altri camper presenti non sembrino intenzionati ad andarsene, noi decidiamo di cercare un posto sicuro per la notte per non avere noie. Cape Gris Nez sul canale della Manica Ci mettiamo in marcia verso Boulogne Sur Mer, bella località turistica balneare,dove però l’area di sosta è piena. Dal portolano vediamo un’altra area nel vicino paese di Le Portel, anche questa è stracolma con i camper parcheggiati come sardine in scatola. Proseguiamo per la vicina località balneare di Equihen Plage dove c’è un’altra AA con PS (5€ a notte + 2 € per il CS). Arrivati sul posto vediamo con disappunto che non ci sono posti liberi grazie ad alcuni simpatici equipaggi che, oltre a parcheggiare i mezzi di traverso hanno occupato gli spazi liberi aprendo i tendalini e mettendo i tavoli. Mentre guardiamo sconsolati questa scena di malcostume che non conosce frontiere, ci viene incontro un’anziana signora inglese per dirci che pochi metri più avanti, vicino al parcheggio delle auto, ci sono dei posti liberi. Parcheggiamo così fuori dall’area di sosta affiancati a un altro camper belga, il cui proprietario ci conferma che possiamo fermarci senza problemi (lui è qui da due giorni). Il posto è bello con vista panoramica,ci godiamo un suggestivo tramonto sul mare . Notte tranquilla. Equihen Plage Martedì 20 luglio 2010 Equihen Plage – Ouistreham Giornata nuvolosa, ci muoviamo verso le 9 per spostarci verso la Normandia. Prendiamo l’autostrada (a pagamento) A16 fino ad Abbeville, proseguiamo lungo la A28 che è gratuita fino all’uscita 11 da dove imbocchiamo la D929 direzione Le Havre. Deviamo poi verso la costa per arrivare a Etretat, famosa località balneare francese nota per le sue scogliere di falesie a picco sul mare e le spiagge ghiaiose. Arriviamo verso mezzogiorno all’area di sosta a pagamento, c’è la fila per entrare e sembra piuttosto piena. Facciamo un giro per il paese ma l’affollamento di turisti è tale che non riusciamo a trovare un buco dove fermarci. Considerato che il tempo minaccia pioggia proseguiamo per Le Havre, dove ci fermiamo in un centro commerciale Auchan. Dopo aver pranzato, fatto spesa e gasolio, ripartiamo. Attraversiamo il maestoso ponte di Normandia che unisce le rive dell’estuario della Senna. Proseguiamo lungo la costa attraversando graziosi paesi e località balneari,ogni tanto pioviggina. Alle 18,30 arriviamo a Ouistreham nell’area di sosta vicino al porto sul terminal Brittany Ferries. Troviamo comodamente posto nell’ampio piazzale asfaltato tra i numerosi camper presenti tra cui molti equipaggi italiani. La tariffa è di 8€ al giorno da pagare esclusivamente con carta di credito nella colonnina del CS. Nel prezzo sono inclusi anche 10 min. di rifornimento idrico. La sera il cielo si apre e ci regala un bel tramonto sulla vicina spiaggia “Riva Bella.” (Parcheggio rumoroso per la vicinanza del terminal Brittany Ferries)
Mecoledì 20 luglio
Normandia in camper
Ouistreham – Arromanches les Bains – Omaha Beach – Isigny Sur Mer
Ci svegliamo con la pioggia. Dopo aver fatto CS partiamo seguendo la strada litoranea per Arromanches Les Bains una delle località famose legate allo sbarco in Normandia. Arriviamo verso le 10, piove e c’è poco movimento di turisti. Sistemiamo il camper in un parcheggio lungo la strada, poco prima di quello a pagamento vicino al cinema a 360 gradi. Scendiamo in paese mentre continua incessante una pioggerellina che per ora non dà fastidio. Entriamo nel museo del “D Day” spendendo in tutto 18,50 € .La visita è molto interessante, sono esposti tanti reperti originali della II guerra mondiale, fotografie e plastici raffiguranti gli scenari dello sbarco. Vengono proiettati due filmati anche in italiano sulla drammatica dinamica dello sbarco e sulla incredibile costruzione del porto artificiale utilizzato in quei giorni per le operazioni militari. Si esce sicuramente impressionati e toccati da questo museo. Terminata la visita piove ancora a dirotto. Vado da solo a recuperare il camper per poi passare all’ingresso del museo a prendere il resto della famigliola, così mi bagno solamente io. Arromanches Les Bains Arromanches Les Bains : i resti del porto artificiale Museo D Day Arromanches les Bains Arromanches les Bains Ripartiamo sempre lungo la strada litoranea, ci fermiamo in un altro luogo tristemente legato alle vicende dello sbarco alleato, Omaha Beach. Questa spiaggia lunga più di otto chilometri fu teatro della battaglia più sanguinosa dell’operazione di sbarco che quì rischiò di fallire. i Tedeschi inflissero pesanti perdite alle truppe alleate, favoriti dalla conformazione del territorio che è ricco di difese naturali. Si possono ancora vedere i resti dei fortini difensivi e i monumenti commemorativi della battaglia. Dopo pranzo il tempo si rimette al bello,possiamo così ammirare e fotografare questa famosa storica spiaggia. Andiamo a visitare il vicino cimitero militare Americano a Colleville Sur Mer dove c’è anche un’area camper. In quei 70 ettari curati in maniera maniacale,ci sono 9400 croci bianche dove giacciono i soldati caduti nella battaglia di Normandia. Visitiamo anche il sito di Pont du Hoch che è stato di importanza strategica nei giorni dello sbarco. I tedeschi vi piazzarono numerosi pezzi di artiglieria da cui potevano sparare per un lungo tratto della costa fino a Omaha Beach. Gli americani per neutralizzarlo organizzarono un attacco con il II° battaglione dei rangers, tale battaglia è commemorata da una gigantesca targa. Verso le 18,30 arriviamo a Isigny Sur Mer, parcheggiamo nell’ultimo degli 8 posti disponibili nella piccola area di sosta gratuita sul porto canale della cittadina, per il CS c’è la colonnina euro relais 2€. Scopriamo poi che nell’adiacente porticciolo ci sono le fontanelle per l’acqua. Dopo cena facciamo un giretto per il grazioso borgo. Notte tranquilla.
Giovedì 21 luglio
Le Mont S. Michel in camper
Isigny Sur Mer – Le Mont S. Michel
Giornata di sole, dopo aver fatto la spesa nel vicino supermercato carrefour, partiamo per Le Mont St. Michel. Arriviamo verso le 11,30 e ci sistemiamo nel grande parcheggio sterrato a ridosso del borgo, costo 10€ 24 ore. Andiamo subito a visitare il paesino, è una bolgia di persone. Nella via che porta su per l’abazia si avanza a stento in mezzo alla calca. Dopo una mezzoretta di coda entriamo, (18€ in tutto). Dalla terrazza superiore si gode un panorama mozzafiato, pertanto ci fermiamo per ammirarlo. C’è la bassa marea e le acque del mare si intravedono appena all’orizzonte, sembra impossibile che arrivi a coprire tutta la baia. Nella laguna sabbiosa si vedono numerosi gruppi di persone che si sono addentrati nella baia ora asciutta. Continuiamo la visita dell’abazia scendendo verso il basso e scattando diverse foto dai vari punti panoramici. Rientriamo al camper per il pranzo. Verso le 15,30 è previsto l’arrivo della marea (che però non arriverà all’altezza del parcheggio), quindi andiamo a vedere l’evolversi di questo fenomeno che qui ha un effetto gigantesco. Vediamo infatti che l’acqua si sta facendo spazio tra una miriade di fiumiciattoli che sono i punti più bassi della baia e in poco tempo copre tutta la zona, uno spettacolo della natura veramente impressionante. Non meno suggestivo è quello che Mont St Michel offre al calar della sera , un panorama da cartolina per antonomasia è quello che godiamo guardando il monte con l’abazia al tramonto, illuminata in maniera impeccabile dalle luci artificiali. Durante la nostra passeggiata notturna dentro il borgo incontriamo una coppia di turisti italiani che ci confessano essere piuttosto invidiosi di noi che trascorreremo la notte in camper davanti a questa meraviglia (loro invece alloggiano in un albergo della zona). Notte stupendamente tranquilla La Baia Di Mont St Michel asciutta all’arrivo della marea
Venerdì 22 luglio
Le Mont St Michel – Cancale – Fontevraud L’Abbaye Ci svegliamo un pò tardi in una bella giornata di sole. Partiamo in direzione Cancale, vicina località turistica famosa per i suoi allevamenti di ostriche e la lavorazione del vetro. Parcheggiamo nell’area di sosta Ville Ballet in Rue des Francais Libres. L’area è a pagamento con sbarra e cassa automatica 8€ al giorno frazionabili. Per il CS c’è la colonnina euro relais funzionante solo con carta di credito (2,75 € per il carico), la utilizziamo subito usando la visa in quanto la mastercard non l’ha accettata. Espletato le operazioni di CS, ci dirigiamo a piedi verso il centro città che dista circa 800 m seguendo il percorso pedonale. Si vedono sul porto le barche appoggiate sul fondale in secca, anche qui il fenomeno marea ha un effetto maestoso. Sono all’asciutto anche gli allevamenti di ostriche, all’orizzonte si vede Mont St Michel. Il lungomare è pieno di ristoranti che servono ottimi piatti a base di pesce freschissimo anche crudo,la fanno da padrone le ostriche che costano veramente poco. Vicino al molo, in una serie di affollate bancarelle, vengono venduti piatti del rinomato mollusco crudo con fette di limone, troviamo anche diversi nostri connazionali che fanno onore ai prodotti ittici locali. Tornati al camper dopo pranzo decidiamo di iniziare la strada per il rientro. Il porto di Cancale con la bassa marea Cancale, gli allevamenti di ostriche, sullo sfondo Mont St Michel Cancale il molo Cancale Partiamo in direzione della regione della Loira seguendo le comode statali, con Franca che mi fa da navigatore. Attraversiamo Angers e puntiamo dritti a Samur dove contiamo di passare la notte. Quando arriviamo all’area camper scopriamo contrariamente a quanto indicato sui nostri portolani che è solo un CS senza spazi per parcheggiare. Nel mentre stiamo decidendo il da farsi arrivano altri due equipaggi francesi anche loro tratti in inganno. A quanto pare l’area di parcheggio è stata chiusa. Proseguiamo per pochi km in direzione di Turquant ma l’area è al gran completo (anche qui i soliti “fenomeni” con tendalino e tavoli a occupare più posti). Proviamo nella vicinissima Fontevraud L’Abbaye dove troviamo subito l’area ben segnalata. Ci sistemiamo agevolmente in compagnia di altri camper sul parcheggio che è in leggera pendenza (Sosta e CS gratuiti) . Notte tranquilla.
Sabato 23 luglio
Fontevraud L’Abbaye – Chinon – Chateau de Villandry
Anche oggi il tempo ci è amico, ci da la sveglia un venditore ambulante di frutta e verdura dal quale acquistiamo un po’ di prodotti. Facciamo un giro per il paese, guardiamo da fuori l’abazia e compriamo le nostre baguettes quotidiane. Tornati al camper partiamo per la vicina città di Chinon dove parcheggiamo in un viale alberato vicino al centro. Raggiungiamo a piedi la zona medioevale e saliamo nella città alta prendendo l’ascensore gratuito. Qui si erge il castello che è famoso per aver avuto prigioniero l’ultimo gran maestro dei cavalieri Templari, inoltre ospitò l’incontro tra Giovanna d’Arco e Carlo VII. Non entriamo all’interno del castello perchè durante un precedente viaggio in questa regione ne visitammo parecchi e tolti i più famosi, se non si è particolarmente intenditori e appassionati di storia medioevale e rinascimentale risultano ripetitivi. Ammiriamo e fotografiamo il bel panorama che si gode dalla città alta. Giriamo per tutto il centro storico e passeggiamo lungo il fiume Vienne prima di fare rientro al camper. Prima di pranzare portiamo la biancheria da lavare in una lavanderia a gettoni poco distante da dove siamo parcheggiati. Chinon Dopo pranzo ritiriamo il bucato e partiamo verso il castello di Villandry, una meta che avevamo tralasciato in un precedente viaggio e che ci eravamo promessi di vedere. Lungo la strada ci fermiamo in un supermercato Carrefour per i soliti rifornimenti, sia del mezzo che della cambusa. Arriviamo nel piccolo borgo di Villandry e troviamo subito l’area di sosta gratuita, notiamo che a fianco ad essa stanno costruendo un bel camper service che pensiamo andrà presto in servizio. Sistemiamo il mezzo nel grande piazzale sterrato circondato dagli alberi e ci diamo una rinfrescata. Il castello di Villandry è senz’altro uno dei più belli e visitati tra i castelli della Loira soprattutto grazie ai suoi incantevoli giardini. Nel viaggio precedente in questa zona precisamente ad Amboise, vedemmo il modellino di questa meraviglia nel parco dei Mini Chateau (castelli della Loira in miniatura) e promettemmo allora di visitare almeno i giardini alla prima occasione. Neanche a farlo apposta eccoci qua, andiamo subito all’ingresso, il prezzo per i soli giardini è 6,5€ per gli adulti e 3,5€ per i ragazzi dagli 8 ai 18 anni, spendiamo in tutto 20€ in quanto il piccolo Alessio non paga. Questi giardini hanno la particolarità che oltre ad avere i soliti labirinti all’italiana all’inglese ecc, hanno anche dei disegni fatti con comuni ortaggi (pomodori, melanzane, sedani, carciofi e molte altre verdure), e alberi da frutto (pere, mele e altri). C’è poi una sezione dedicata alle piante aromatiche, una ai fiori selvatici,una zona giochi per i bambini e tanto altro che suscita l’interesse degli appassionati di botanica. Rimaniamo più di due ore ad ammirare questo gioiello tenuto in ordine con cura certosina,ne usciamo abbondantemente oltre l’orario di chiusura. I ragazzi sono stanchi (hanno corso tutto il pomeriggio) e Alessio reclama la cena,rientriamo al camper. Nel parcheggio che nel frattempo si è riempito,pernottiamo tranquillamente.
Domenica 24 luglio
Castello di Villandry – Charolles
Ci svegliamo col tempo nuvoloso. Acquistate le baguette che non devono mai mancare, nella vicina boulangerie del villaggio partiamo per un’altra tappa di avvicinamento verso casa. Proviamo ad entrare nel centro di Tours che meriterebbe sicuramente una sosta ma non troviamo un parcheggio sicuro vicino al centro (il tempo minaccia pioggia) e quindi decidiamo di proseguire in direzione Bourges. Pazienza ritorneremo a visitare questa bella città in un’altra occasione. Seguiamo la statale E604 lungo il fiume Cher e dopo una brevissima sosta al Super U di Vierzon per fare gasolio, arriviamo a Bourges per le 14,30.Ci fermiamo nell’area di sosta in Rue de Jean Bouin (la conosciamo benissimo in quanto ci siamo stati altre volte),che oltre ad essere a due passi dal centro è completamente gratuita PS+CS ed elettricità. La città di Bourges è molto bella merita una sosta di almeno un’intera giornata (noi l’abbiamo già fatto). Molto bella la cattedrale di St Etienne patrimonio del’UNESCO e il centro storico. Dopo pranzo visto che il tempo è nuvoloso e la città l’abbiamo già visitata decidiamo di partire in direzione casa. Dopo aver approfittato del camper service gratuito prendiamo la N79 che attraverso Moulins porta fino a Macon. Verso le 18,30 decidiamo di fermarci a Charolles nell’area di sosta a fianco del camping municipale (3€ a notte CS 2€). I pochi stalli su sterrato riservati ai camper sono pieni ma comunque troviamo ugualmente posto nel piazzale, paghiamo 3€ alla reception del camping. Dato che è ancora presto ci diamo una rinfrescata e guardiamo nelle guide cosa possiamo vedere lungo il tragitto di domani. Notte tranquillissima.
Lunedì 25 luglio
Charolles – Berzè le Chatel – La Rosiere
Sveglia verso le 8,30 la giornata è nuvolosa. Oggi ci aspetta un’altra tappa di trasferimento, partiamo sempre lungo la N79 e usciamo a Cluny in direzione Macon seguendo la strada turistica. Arriviamo al borgo di Berzè Le Chatel, inserito nei più bei villaggi di Francia. Ci parcheggiamo lungo la strada col timore che dentro il borgo non ci sia posto per il nostro bestione. I ragazzi non hanno voglia di camminare anche perche il tempo è incerto, partiamo a piedi solo Io e Franca a fare i fidanzatini. Percorriamo circa un km e arriviamo al borgo che è veramente bello. Saliamo al castello e scopriamo che c’è un ampio parcheggio,questa volta la nostra prudenza è stata eccessiva ma è sempre meglio una scarpinata che rimanere incastrati col camper. Pazienza camminare però fa anche bene alla salute e in questo caso il paesaggio ripaga la fatica .Nel frattempo esce il sole, finiamo il nostro giro in questo bel villaggio e ritorniamo al camper dal resto della banda. Berzè le Chatel Ripreso la N79 attraversiamo Macon e Bourg en Bresse. Ci fermiamo brevemente per acquistare le ormai immancabili baguette e proseguiamo percorrendo a ritroso la stessa strada fatta all’andata verso Chambery. Nei pressi di Yenne ci fermiamo per pranzare e continuiamo il viaggio. Decidiamo di rientrare attraverso il Piccolo San Bernardo,quindi passato Chambery ci fermiamo a fare spesa in una zona commerciale prima di Albertville. Tiriamo dritti per Bourg St Maurice che impieghiamo molto tempo ad attraversare perche troviamo molto traffico. Dopo aver fatto il pieno di gasolio al Super U’ imbocchiamo la salita del Piccolo San Bernardo per arrivare a La Rosiere. Parcheggiamo nell’area sterrata all’ingresso del paese in compagnia di altri tre camper francesi e uno italiano. Scambiamo quattro chiacchiere con l’equipaggio dei nostri connazionali, loro stanno rientrando da un viaggio nel grande nord, per quasi due mesi hanno girato tra Svezia Norvegia e Finlandia. Con non poca invidia ascoltiamo i racconti del loro stupendo viaggio, chissà se anche noi un giorno riusciremo a coronare il sogno nel cassetto di farne uno simile. Ci consoliamo per ora con lo splendido tramonto sul panorama mozzafiato che si gode da questo parcheggio. La notte scorre tranquilla.
Martedì 26 luglio
La Rosiere – Chivasso
Oggi la sveglia ce la dà il fastidioso rumore di una motosega maneggiata da degli operai che lavorano nelle vicinanze, va comunque bene sono quasi le nove. Facciamo un salto in paese per acquistare baguette e bignole francesi, quindi ripartiamo verso il valico del Piccolo San Bernardo. Nonostante siamo stati in questi luoghi per molte volte, rimaniamo sempre incantati dalla bellezza di questi paesaggi , attraversiamo il passo stupendoci del fatto di incontrare solo due camper. Generalmente sul valico e sul lago di Verney se ne incrociano parecchi in queste giornate di fine luglio. Scendiamo a valle con calma e imbocchiamo la statale 25 per Torino, ci fermiamo a Sarre per pranzare. Sosta a Sarre Valle D’Aosta Dopo pranzo, un’altra sosta al Carrefour di Aosta e poi nel CS di Fenis per scaricare le acque nere e grigie. Nel primo pomeriggio siamo a casa, un po’ stanchi ma soddisfatti del bel viaggio andato a buon fine.
Considerazioni finali
Questo viaggio è stato fatto senza programmare precedentemente le tappe. Siamo partiti senza una meta precisa con l’idea di visitare la Normandia e i luoghi dello sbarco. Giorno per giorno poi come è nostra abitudine, In base alle condizioni meteo, l’umore dell’equipaggio, consultando i vari diari di bordo che avevamo precedentemente stampato abbiamo fatto il resto. Ci siamo serviti delle cartine stradali Michelin regionali acquistate di volta in volta nei luoghi visitati. Il navigatore satellitare installato sul telefonino Nokia è stato usato raramente, quasi esclusivamente per trovare le aree di sosta dove non segnalate dai cartelli. Molto utili e precisissime sono state le indicazioni di questo l sito francese. Un grazie anche al sito www.campereavventure.it di Gianni Andreoletti da cui abbiamo scaricato i file pdf delle aree di sosta francesi che una volta stampati abbiamo trovato molto pratici. Ringraziamo il sito dei camperisti del Belgio http://www.bipa.be/index_it.htm che ci è stato utilissimo per visitare questa nazione. Un doveroso grazie va soprattutto ai numerosissimi camperisti, che pubblicano nei principali siti italiani dedicati al camper, i diari di viaggio. Leggendo questi abbiamo preso molti spunti per definire il nostro itinerario.
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*I testi del presente articolo sono concessi dall’autore che ha inviato il diario di bordo in pdf per la pubblicazione sul sito camperontheroad.it