Di Antonio e Franca Sanna
24 giugno – 14 luglio
Antonio: autista, programmatore percorsi, addetto al mezzo, relatore
Franca: assistente tuttofare, cuoca , ufficiale di bordo, navigatore.
Alessio: Figlio animatore speciale
Mezzo: Challenger Mageo 172 su Ford TDCI 350/135 trazione posteriore gemellato del 2005
Misure: Lunghezza 704 cm , Larghezza: 225 cm, Altezza: 304 cm,
Premesse importanti: Francia del sud, Spagna in camper
Una nota necessaria riguardo le nostre impressioni e giudizi, spesso drastici, sono opinioni prettamente personali e non vanno assolutamente prese come dogma. Riteniamo, comunque, qualche volta sia più coscienzioso esprimere valutazioni diverse da quelle di circostanza come ” Posto stupendo!” “Tutto perfetto!” questo per non creare ad altri gli stessi problemi e le stesse delusioni che abbiamo riscontrato di persona. Abbiamo deciso quasi all’ultimo momento la nostra destinazione, quindi non abbiamo avuto modo di consultare molti diari riguardanti luoghi visitati. Ci siamo comunque trovati molto bene documentandoci sul posto usufruendo degli efficienti uffici turistici delle zone visitate. Oltre a raccontare ovviamente la nostra esperienza, cerchiamo (per quanto possibile), di fornire al lettore informazioni pratiche sulle soste e sulle difficoltà noi incontrate durante il viaggio, dando meno risalto ai dettagli e gli episodi non necessariamente interessati a questo scopo. Come siamo soliti fare, partiamo senza una meta precisa, si decide solo la macro zona geografica da visitare. La vacanza inizia quando si esce di casa, anche le tappe di trasferimento le facciamo piuttosto leggere. Non segniamo per abitudine, consumi, spese carburante, pedaggi ecc. Non ci imponiamo tabelle di marcia da rispettare, viviamo ogni viaggio in completa libertà decidendo di volta in volta la tappa successiva, in base alle circostanze, il meteo, la voglia e le varie sorprese che ci riservano i luoghi attraversati (Ovvero se una località ci affascina rimaniamo a godercela più a lungo, mentre se deludente tiriamo dritti). Le foto se inserite con criterio, valgono spesso più di mille descrizioni.
1° Giorno: Martedì 24 giugno
Castelrosso – Cesana Torinese KM 115
Partiamo nel tardo pomeriggio verso le 18:30. Attraversiamo la tangenziale nord di Torino insolitamente scorrevole a quest’ora sicuramente a causa della partita dell’Italia con L’Uruguay. Percorriamo l’autostrada Torino – Bardonecchia fino a Oulx e poco dopo le 20 arriviamo nell’area camper di Cesana Torinese. Ci sistemiamo e andiamo a pagare la sosta al bar del vicino Hotel “ Casa Cesana” che gestisce la struttura. La sola sosta per la notte costa 5 euro mentre se si rimane 24 ore si pagano 10 euro. La corrente si p aga a parte 3 €. Noi paghiamo la sola sosta notturna e approfittiamo per prendere un aperitivo. Passiamo una notte tranquilla e silenziosa in compagnia di un altro camper.
2° giorno: mercoledì 25 giugno
Cesana Torinese – Aniane Km 430
Ci svegliamo piuttosto tardi e verso le 10 dopo aver fatto camper service partiamo in direzione Francia. La giornata è stupenda. Attraversato il colle del Monginevro scendiamo a Briancon e proseguiamo sulla N94 fino a Gap. Qui ci fermiamo nel supermercato Geant Casino sulla rotonda all’ingresso della città e riforniamo di gasolio il camper. L’attraversamento di Gap è sempre piuttosto problematico per il traffico sostenuto, ci farà perdere quasi 40 minuti. Decidiamo di prendere la N85 e scendere verso Sisteron che raggiungiamo verso le 14. L’area di sosta sotto la cittadella è strapiena, proseguiamo quindi per la N85 e ci fermiamo in una nuova area di sosta vicino alla stazione ferroviaria (gps N 44.19107 E 5.94552), sei posti con postazione automatica di pagamento: sosta 4€ al giorno, corrente carico e scarico 3€. Pranziamo con calma e dopo un’oretta riprendiamo la strada.
Proseguiamo sulla N85 in direzione sud lungo la valle della Durance. A Chatèau Arnoux St Euban prendiamo la D4096 in direzione Manosque. Percorriamo la D12, strada turistica che attraversa il parco del Luberon. Proseguiamo sempre seguendo statali in direzione Avignon. A Caumont sur Durance prendiamo l’autostrada per evitare il traffico quasi paralizzato verso Avignone. Percorrendo l’autostrada anche se allunghiamo un po’ aggiriamo l’importante capoluogo provenzale e in poco tempo arriviamo a Montpelier. Qui usciamo dall’autostrada, paghiamo 4 + 12 € per un totale di 135 Km. Notiamo che ormai in Italia con gli ultimi aumenti abbiamo raggiunto le tanto temute autostrade francesi come prezzi per quanto riguarda i camper . (la Torino Milano 130km costa 14,2 €). C’è un piccolo particolare, le auto in Francia pagano quasi la metà dei camper, da noi la differenza è irrisoria. Attraversiamo la trafficata periferia della città fino a prendere l’autostrada gratuita A75 che percorriamo fino a Gignac. Seguendo la D32 arriviamo ad Aniane. Attraversato il paese ci dirigiamo verso l’area camper vicino al “Pont du Diable” dove si trova un’oasi archeologica – naturalistica. Sono appena passate le 19:30, sul posto troviamo la sbarra del parcheggio alzata, leggiamo infatti che nei giorni feriali fino al primo luglio non si paga. Il parcheggio è molto grande però c’è solo la parte più in basso riservata ai Camper su superficie ghiaiosa e posizione affossata poco ventilata. Dopo aver sistemato agevolmente il camper, usciamo a sgranchirci le gambe percorrendo una parte del sentiero naturalistico sulla riva sinistra del fiume Herault fino al pont du diable, dove si ammira un tratto delle gorges. Verso le 20:30 rientriamo e prepariamo la cena. Trascorriamo la notte tranquilla e in assoluto silenzio in compagnia di altri quattro camper, i quali proprietari intenti a guardare la tv non ci hanno degnato di un saluto. Iniziamo bene.
Km percorsi oggi : 430, totali: 545
3° giorno: Giovedì 26 Giugno
Aniane – Olargues – Minerve – Carcassonne Km 160
Sveglia verso le 8:30, altra bella giornata che si preannuncia calda. Contrariamente a quanto segnalato da altri diari di bordo, vediamo sul cartello del parcheggio che la navetta per il bel villaggio di St Guilhem du Desert c’è solo nei week end e festivi, nei giorni feriali ce n’è solo una alle 12. Cerchiamo invano parcheggio nel vicino borgo, inserito nei plus beaux villages de France. I pochi parcheggi seppur vuoti sono muniti di sbarre a 2,5 metri , e ovunque cartelli di divieto sosta camper. Anche se il sito meriterebbe sicuramente una sosta torniamo subito indietro verso Aniane. Anche qui incontriamo difficoltà per attraversare il paese per l’intenso traffico pesante e le strade strette che costringono a lunghe soste. A Gignac ci fermiamo in un Intermàrchè per i rifornimenti al veicolo e alla cambusa. Ripartiamo lungo la D908 attraversando i centri di St Andrè de Sangonis e Clermont L’Herault. La strada a questo punto si immerge nel verde attraverso il “Parc Naturel Regional du Haut Languedoc “donandoci stupendi panorami. Poco prima delle 12 arriviamo a Olargues, un altro plus beaux villages de France. Non abbiamo segnalazioni per la sosta. Riusciamo a trovare uno spiazzo ombreggiato a circa 400 metri dal centro del piccolo borgo (GPS: N 43.56046 E 2.9134). La visita del villaggio ci impegna per un’ora e un quarto e ci stanca un po’ per il caldo. Il centro storico anche se piuttosto abbandonato offre dei bei scorci pittoreschi, e ci lascia tutto sommato soddisfatti.
Si riparte verso le 14:30 , seguendo sempre d908 e poi la D907 attraversando bei paesaggi di natura incontaminata, arriviamo nel caratteristico borgo di Minerve verso le 15:50. Anche questo suggestivo borgo fa parte dei les plus beaux villages de France, troviamo infatti un discreto movimento di turisti. Il parcheggio dove è consentita la sosta anche notturna per i camper si trova sopra il Paese (GPS N 43.35573 E 2.7437). Terminato il giro verso le 17:30, paghiamo 3€ per il parcheggio (ora quasi deserto) e partiamo subito per Carcassonne che dista circa 45 chilometri. Durante il tragitto costeggiamo un tratto del famoso “Canal du Midì“ ,importante opera idraulica navigabile che collega l’oceano Atlantico al Mediterraneo. Seguendo il navigatore alle 18:30 arriviamo nella grande area camper vicino alle mura della città medioevale (circa 300 metri). Ci sono ancora tanti posti liberi e ci sistemiamo agevolmente. Il cielo nel frattempo si è oscurato parecchio e si è anche levato un forte vento, la pioggia sta’ per arrivare. Infatti inizia a piovere abbondantemente, per fortuna non ci siamo mossi. Prepariamo con calma quindi la cena. Dopo aver cenato e riassettato il camper vediamo che la serata si è rimessa bene, sono quasi le 22, usciamo per una visita notturna alla città medioevale. La maestosità e la complessità del sistema murario di questa città fortificata lascia senza parole. E’ inserita infatti nei patrimoni dell’umanità UNESCO. Le luci distribuite in modo impeccabile la rendono ancora più suggestiva. E’ stupendo passeggiare per le vie quasi deserte, si riesce ad apprezzare con calma molti angoli pittoreschi di questo bellissimo sito. Rimaniamo infatti fino a mezzanotte ad ammirare questa meraviglia che attira innumerevoli turisti, domani infatti, come vedremo, non sarà così tranquillo girare per la cittadella. Trascorriamo una bella notte di riposo nell’area abbastanza silenziosa.
Km oggi:160, totali : 705
4° giorno: Venerdì 27 giugno
Carcassonne – Mirepoix km 52
Sveglia verso le 8:00, giornata serena che promette gran caldo. Subito notiamo che l’area si è quasi del tutto svuotata, più di venticinque camper in sosta ieri notte ora siamo rimasti in quattro!! E’ già!! Ci ricordiamo che se si esce prima delle otto la sbarra del parcheggio è alzata!! Quando si tratta di non pagare tutto il mondo è paese!! Fatta colazione verso le 9:30 torniamo nella Carcassonne medioevale per ammirarla alla luce del giorno. Ancora c’è poco movimento, ne approfittiamo per fare qualche bella foto. Verso le 10:45 quando ormai le caratteristiche vie medioevali della città sono gremite di turisti, ci riposiamo al fresco all’interno della basilica di Saint-Nazaire dove ascoltiamo l’esibizione un quartetto vocale. Verso le 12:30 pranziamo in un bistrot sulla piazza Marcou, solito piatto unico con carne alla griglia insalata patatine fritte, dolce, ottima birra in tutto meno di 50 € in tre. Alle 14:30 torniamo nell’area di sosta, facciamo camper service e paghiamo alla cassa automatica, da ieri pomeriggio alle 18:30 a oggi alle 14:50 totale 8€ .
Lasciamo a malincuore la stupenda Carcassone e ci dirigiamo verso il borgo di Mirepoix che dista una cinquantina di chilometri. Verso le 16:00 arriviamo nell’area camper municipale nei pressi del cimitero. Si tratta di un grande piazzale asfaltato dove troviamo in sosta diversi camper francesi. Sull’asfalto nero il caldo si fa sentire in quanto non tira un alito di vento. Andiamo subito a visitare il pittoresco centro storico che dista una decina di minuti a piedi. Il cuore del paese è la magnifica piazza con i porticati in legno di epoca medioevale dove si affacciano bei caffè e negozi. Molto belle le case a graticcio e in particolare la casa dei consoli decorata da sculture in legno. Vicino alla piazza c’è la grande cattedrale si St Maurice che però è chiusa per restauri. Praticamente la parte interessante della cittadina è tutta vicino alla piazza, altro monumento è una porta fortificata risalente al XIV secolo. Sulla piazza principale sotto il porticato di una casa a graticcio c’è l’ufficio del turismo dove ci rechiamo per chiedere informazioni sulla città e sulla zona. Le ragazze gentilissime dell’ufficio, oltre a fornirci preziose informazioni sulla zona, ci danno la carta turistica della cittadina e dintorni, la carta del dipartimento dell’Ariege nonché la carta turistica completa della regione Midi Pirenei. Ci sediamo quindi a studiare la documentazione sotto gli splendidi portici che ci regalano un bel fresco ristoratore. Prima di rientrare al camper facciamo la spesa in un supermercato vicino alla piazza. Alla sera l’area di sosta si riempie parecchio. Incontriamo una simpatica coppia di connazionali con i quali facciamo una lunga chiacchierata. Ci danno numerose informazioni sulla Spagna del nord e la costa Atlantica che loro conoscono bene. Bella cena in camper e notte tranquilla.
Km oggi 52 totali: 757
5° giorno: Sabato 28 giugno
Mirepoix – Castelnau Durban – ST Bertrand de Comminges – Saint Mamet Km 180
Sveglia verso le 08:15, oggi la giornata è un pò nuvolosa. Facciamo camper service e partiamo in direzione Foix seguendo la D 119 e a seguire la 4 corsie N 20. Incurante dell’avvertimento della moglie che aveva visto l’avviso, poco prima di arrivare al centro di Foix mi infilo nel bel mezzo di una manifestazione di agricoltori che paralizzano il traffico marciando con i trattori a passo di lumaca. Non riesco a fermarmi a fotografare lo splendido castello che domina la città. Fortunatamente riusciamo a fare dietro front su una rotonda e approfittiamo di un bel supermercato economico per i soliti rifornimenti di gasolio e cibarie. Riusciamo ad aggirare la manifestazione percorrendo delle stradine secondarie e riprendiamo la d 117 una decina di km dopo Foix. Verso le 13:30 ci fermiamo nel paese di Castelnau Durban dove a fianco della D117 c’è una bella area di sosta con annessi tavoli per picnic che naturalmente essendo sabato sono tutti occupati. Parcheggiamo sotto gli alberi e pranziamo nel camper. Dopo aver pranzato ed esserci riposati un pochino riprendiamo la strada D117 e sucessivamente la D817. A St Gaudens deviamo sulla D8 e poi sulla N125. Poco dopo le 16:30 arriviamo a ST Bertrand de Comminges, fatichiamo un poco per trovare il parcheggio erboso sotto il villaggio a causa di un errato punto di interesse sul navigatore. Una volta parcheggiato il camper saliamo sul piccolo borgo famoso per la sua bellissima Ancienne Cathèdrale di Sainte Marie patrimonio del UNESCO. Dopo aver fatto un giro nel piccolo borgo entriamo a visitare la stupenda cattedrale dove è in corso la celebrazione di un matrimonio. A causa del rinfresco che si tiene nel chiostro della cattedrale, alla biglietteria ci fanno lo sconto del 50% sul prezzo d’ingresso, raccomandandoci di non imbucarci nel matrimonio. Finita la cerimonia possiamo ammirare in solitudine lo stupendo imponente coro dei canonici , tutto in legno scolpito. Anche il chiostro è molto bello, da qui si gode uno stupendo panorama sulle verdi montagne della zona. Verso le 18:45 facciamo ritorno al camper, nel parcheggio siamo rimasti soli. Anche se ci viene la tentazione di rimanere per la notte decidiamo alla fine di provare ad andare a Bagners de Luchon, famosa località termale sui Pirenei che dista una trentina di chilometri. Quando arriviamo nell’area di sosta della cittadina la traviamo però piena all’inverosimile con i camper appiccicati a pochi centimetri uno dall’altro. Il posto poi non è che sia un gran che. Controlliamo subito il navigatore che ci dà un’altra area a circa 1,5 km precisamente nella località di St Mamet. Arriviamo dopo 5 minuti. L’area è carina, si trova a fianco di un cimitero caratteristico e per fortuna qui ci sono ancora un paio di posti liberi sugli stalli belli larghi delimitati da aiuole fiorite. Cosa da non poco rispetto all’area precedente si gode anche un bel panorama sulle montagne. Leggiamo su un cartello, per pagare la sosta (5€ al giorno) bisogna andare in comune che però chiude alle 18:00, nessuno infatti ha pagato, aspettiamo che passi qualche incaricato. Sul tardi inizia una pioggia che ci accompagnerà per parte della notte che trascorre tranquilla e silenziosa.
Km oggi 180 totali: 937
6° giorno: Domenica 29 giugno
St Mamet – Navarrenx – St Jean Pied de Port Km 235
Sveglia verso le 8:30, oggi la giornata è discreta, un po’ di nuvole ma il sole è rassicurante. Dopo aver scambiato quattro chiacchiere con i camperisti francesi nostri vicini, percorriamo a ritroso la N125 e scendiamo a valle fino a Montrejeau e prendiamo la D 817 in direzione Tarbes. Intanto la giornata si mette al brutto e inizia a piovere. Giunti a Tarbes cerchiamo invano un supermercato aperto, notiamo però nei parcheggi dei centri commerciali, una notevole presenza di zingari. Alla periferia ovest della città incappiamo in uno spiegamento di forze della Gendarmerie francese impegnata appunto in uno sgombero forzato di un accampamento di nomadi. Proseguendo sulla d 817 arriviamp a Pau. In un distributore lungo la strada riforniamo il camper e compriamo le baguettes . Lasciata alle spalle Pau il navigatore ci fa lasciare la D 817 deviandoci lungo strade secondarie fino ad arrivare a Navarrenx, graziosa cittadina fortificata inserita nei Plus Beaux Villages de France. Il navigatore ci manda nell’area sosta in Rue Jeanne d’Albret, semplice parcheggio gratuito riservato ai camper dove si può anche pernottare. Per il carico scarico c’è una struttura gratuita poco distante in Rue du Faubourg Square de l’Esplanade. Continua insistentemente a piovere e a fare freddo. Pranziamo nella speranza che il tempo migliori ma non è così. Armato di ombrello esco da solo e faccio un breve giro nella cittadina che è anche una tappa del cammino di Santiago de Compostela, merita sicuramente una visita.
Ripartiamo seguendo sempre strade secondarie attraversando la campagna dei paesi baschi francesi che ci regala bei paesaggi. Il territorio montano, le case e i piccoli paesi ordinati ricordano un po’ la Svizzera. Percorrendo la D 933 arriviamo verso le 17 a St Jean Pied de Port, bellissima città nei pressi del confine con la Spagna, importante località dove si congiungono tre importanti itinerari francesi per il cammino di Santiago. Troviamo facilmente l’area camper nella parte bassa della città dentro la zona commerciale. Anche se troviamo in sosta numerosi camper, riusciamo a trovare un bel posto per parcheggiarci larghi e comodi. La serata intanto migliora. Ne approfittiamo subito per uscire a visitare la città. Percorriamo un tratto di ronda sulla cinta muraria ed entriamo nel centro storico medioevale. Le case sono molto belle e caratteristiche in pietra rossa. Ovunque si scorgono locande, ostelli e centri di accoglienza per i pellegrini. Saliamo sulla parte alta dove sorge un’imponente cittadella militare fortificata. Da qui si gode un magnifico panorama sulle campagne circostanti. Passeggiando sulla via principale della graziosa cittadina incontriamo numerosi pellegrini del cammino di Santiago de Compostela che zaino in spalla si recano presso i numerosi centri di accoglienza a loro dedicati. Verso le 20:30 siamo di rientro al camper, l’area di sosta si è riempita completamente e numerosi mezzi sono anche sistemati fuori nel piazzale antistante. Notte tranquilla.
Km oggi:235 totali:1172.
7° giorno: Lunedì 30 giugno
St Jean Pied de Port – Roncesvalles – Eusa (Camping Ezcaba) km 73
Sveglia verso le 8:15, la giornata è bella soleggiata. Approfittiamo del comodo camper service stranamente libero e successivamente ci rechiamo nel vicino supermercato per la spesa giornaliera. Intavoliamo una piacevole conversazione con un camperista belga che ha vissuto tanti anni in Italia. Essendo sulla via del rientro dopo aver visitato la Spagna del nord, ci da delle informazioni sulle aree di sosta e campeggi da lui visitati. Partiamo lungo la D 933 in direzione del confine con la Spagna. Entrati in territorio ispanico superato il passo Ibaňeta (o passo di Roncisvalle 1057 metri s.l.m. ) ci fermiamo a “Orreaga” località meglio conosciuta col nome francese di Roncesvalles . Sistemiamo il camper nel grande parcheggio gratuito del piccolo borgo, che è un po’ in pendenza. Nei pressi del parking scorgiamo il monumento in bronzo raffigurante la morte di Rolando, mitico comandante della retroguardia di Carlo Magno che cadde vittima di un imboscata mentre faceva rientro in Francia. Oltre che a questo leggendario episodio narratoci dalla letteratura medioevale francese, Roncisvalle è nota anche per essere la prima tappa del cammino di Santiago che inizia appunto da St Jean Pied de Port. Ci rechiamo all’ufficio del turismo che però è chiuso. Una gentile signora si avvicina e ci dice che è una delle impiegate, anche se fuori orario, apre l’ufficio e ci consegna le cartine e dépliant turistici della regione, oltre che fornirci preziose informazioni verbali. La ringraziamo per la sua gentilezza e disponibilità sicuramente poco comuni dalle nostre parti. Visitiamo il piccolo borgo e la bella cattedrale.
Dopo pranzo riprendiamo la strada in direzione Pamplona. Come suggeritoci dal camperista belga incontrato stamane, ci rechiamo al camping “Ezcaba” nella località di Eusa, pochi km a nord di Pamplona
.Sono le 15:00, la reception apre però alle 17:00, chiediamo informazioni al bar dove ci dicono di cercare una piazzola e sistemarci per poi fare la registrazione all’apertura della reception. Il camping è discreto e poco affollato, con le piazzole larghe non delimitate, il che ci consente di sistemarci comodamente. Alle 17:00 andiamo a registrarci. Contrariamente a quanto segnalatoci dal camperista belga, gli orari del bus per Pamplona sono scomodissimi. L’ultimo in partenza per la città è alle 16:30 (quindi per oggi siamo fregati), per il ritorno alle 18:30. La mattina è solo alle 7:50 e alle 11:10. Altra sorpresa negativa: Il WIFI del campeggio non funziona, ci dicono di riprovare verso le 20:00, ma vedremo che riprenderà a funzionare verso le 21 a velocità di lumaca, quasi inutilizzabile. Visto che non possiamo andare in città, la serata la passiamo a riposarci e riassettare il camper. Facciamo conoscenza con una simpatica coppia di camperisti di Civitavecchia. Sono appena rientrati da Pamplona e ci segnalano la scomodità del bus; oltre agli orari poco consoni, si aggiunge la distanza della fermata dal campeggio che è a oltre due chilometri, con un percorso non proprio pedonale. Dalla nostra Guida Camper Europa, vediamo che in città c’è un parcheggio dove è tollerata la sosta dei nostri mezzi e si può anche pernottare. I connazionali dicono di averlo visto e che sembra un buon punto comodo per la visita alla città. Anche loro infatti domani andranno direttamente li col camper, noi li seguiremo. Notte tranquilla.
Km oggi :73 Totali: 1245
8° giorno: Martedì 01 luglio
Eusa (Camping Ezcaba) – Pamplona – Puente La Reina – Estella km 60
Oggi il tempo è un po’ variabile tendente al nuvolo. Ci rechiamo subito alla reception. Paghiamo 33€ per un giorno (Camper,2 adulti 1 ragazzo e la corrente), piuttosto caro considerato l’ubicazione isolata e la carenza di collegamenti per la città. Ci mettiamo in strada e in pochi minuti siamo nel parking che abbiamo visto ieri sulla guida con gli amici di Civitavecchia. Il grande piazzale è piuttosto affollato ma riusciamo a trovare agevolmente posto vicino ad altri camper quasi a fianco dei nostri connazionali conosciuti ieri al campeggio.
Siamo vicini al centro storico che raggiungiamo prendendo l’ascensore subito dopo il ponte sul rio Arga. Girovagando per le caratteristiche vie di Pamplona arriviamo nella bella chiesa si San Saturnino. Vicino c’è la Plaza consistorial dove sorge il bel palazzo del “Ayuntamiento” sede del municipio. Da qui ogni 6 luglio alle ore 12 viene sparato il “chupinazo”, ovvero un razzo il cui fortissimo botto da inizio alla grandiosa festa di San Firmino famosa in tutto il mondo per la corsa dei tori “L’encierro”. Mancano pochi giorni all’evento e tra le vie cittadine fervono i preparativi, si respira già l’atmosfera della grande festa. Poco prima delle 11 siamo alla biglietteria della cattedrale di Santa Maria La Real de Pamplona. Facciamo giusto in tempo per la visita guidata al campanile che si svolge solo alle 11 di ogni giorno. Alla partenza della visita ritroviamo i nostri amici di Civitavecchia con i quali condividiamo il bellissimo panorama che si gode dall’alto della cattedrale. La simpatica guida ci spiega l’interessante storia della “Campana Maria” del peso di 12 tonnellate, la seconda campana più pesante di tutta la Spagna. Proseguiamo da soli la visita alla stupenda cattedrale ricca di opere d’arte e reperti archeologici di notevole interesse. La visita alla città prosegue per Plaza de toros l’arena delle corride dove si conclude il tragitto della corsa dei tori. Di fronte alla piazza all’inizio dell’avenue de Roncesvalles c’è il grandioso monumento all Encierro. Girovaghiamo tra la Plaza del castillo e le vie caratteristiche adiacenti finché verso le 14:30 troviamo un bel localino per pranzare. Rimaniamo ancora in giro per il centro di Pamplona. Poco dopo le 16:00 facciamo rientro al camper giusto in tempo per evitare la pioggia che inizia a cadere abbastanza forte.
Lasciata Pamplona ci dirigiamo a Puente La Reina, piccolo paese importante tappa nel cammino di Santiago che dista 24 chilometri. Parcheggiamo in un piazzale lungo la strada che attraversa il borgo la NA1110. Attraversiamo la calle major incontrando numerosi pellegrini. Interessante è la parrocchia di Santiago y San Pedro. Alla fine della calle major c’è il grandioso bel ponte romanico che da il nome alla città.
Per la notte decidiamo di andare nella vicina località turistica di Estella, qui la nostra guida ci da un parcheggio dove è tollerata la sosta notturna. Attraversiamo il movimentato ma grazioso centro della località anch’essa legata al cammino di Santiago. Raggiungiamo la piazza indicata come punto sosta che però oltre a essere molto lontana dal centro è anche deserta. Non ci fidiamo a passare li la notte, si decide di andare al camping che tra l’altro è più vicino al centro città (circa1200 metri). La struttura è carina e pulita, frequentata da numerosi pellegrini del cammino. Paghiamo anticipatamente una notte 23,35 € tutto compreso. (camper, 2 adulti 1 bambino, corrente, compresa la rete Wi-Fi che copre però solo la zona della piscina). Passiamo la notte tormentati dalla pioggia a tratti molto forte.
KM oggi 60, totali 1305
9° giorno: mercoledì 2 luglio
Estella – Burgos km 160
Dopo una note di pioggia intensa, la giornata è ancora piuttosto brutta, a tratti pioviggina e non accenna a migliorare. Decidiamo quindi di rinunciare alla visita della città il cui centro dista più di un chilometro. Partiamo alla volta di Burgos seguendo l’autostrada gratuita A12. A Santo Domingo de la Calzada, importante centro del cammino di Santiago, la strada si restringe a due corsie. A fianco vediamo che corre quella pedonale percorsa da centinaia di pellegrini zaino in spalla incuranti del maltempo. Verso le 12 Arriviamo a Burgos, importante centro della regione Castiglia y Leon. Troviamo facilmente il parcheggio dove è consentita la sosta ai camper ma lo troviamo pieno. A dire il vero i camper in sosta sono pochi, solo che trattandosi di un parking piuttosto centrale, data l’ora è occupato da auto e pullman. Andiamo quindi al camping Fuentes Blancas che dista circa 3 chilometri dal centro . Alla reception il personale gentilissimo ci da gli orari dei autobus per la città. Al contrario di Pamplona questo camping è servito egregiamente dai bus (con orari decenti) la cui fermata è proprio davanti all’ingresso. Decidiamo quindi di rimanere. Paghiamo anticipata una notte 33,42 € camper 2 adulti un ragazzo e la corrente. Ci sono tante piazzole disponibili, ciò ci permette di sistemarci comodamente. Come raccomandatoci in reception, stiamo attenti a una stradina che presenta dei rami bassi prevalentemente occupata da roulotte e tende. Intanto fortunatamente la giornata si mette un po’ al bello, un timido sole fa capolino dalle nuvole. Alle 16:30 prendiamo il bus per il centro (i biglietti si fanno a bordo). Il capolinea è nella centralissima Plaza de Espagna a ridosso della zona pedonale. Ci rechiamo subito alla famosa cattedrale per la visita. Anche se c’è un movimento notevole di turisti riusciamo ad entrare velocemente. Paghiamo 7 € a testa per noi adulti e 1,5 € per Alessio minore di 14 anni. Il biglietto può sembrare caro ma man mano che si visita questo capolavoro, ci si accorge che ne vale assolutamente la pena, inoltre pensiamo sia giusto che i proventi siano impiegati a salvaguardare dai danni del tempo questo bellissimo monumento. La visita ci impegna più di due ore. La cattedrale è veramente maestosa, stupenda, è una delle massime espressioni dell’arte gotica. E’ stata inserita nel patrimonio dell’umanità dal UNESCO nel 1984. Impieghiamo tutto il resto della serata a goderci il centro storico di questa bella e animata città. Sulla Plaza Major è in corso una manifestazione di musica tradizionale dal vivo. Peccato che alle 21:00 siamo costretti a rientrare in quanto passa l’ultimo bus per il campeggio. A quest’ora la città è nel bel mezzo della vita serale. Rientrati a malincuore al camper, trascorriamo una notte tranquilla.
Km oggi: 160 totali: 1465
10° giorno giovedì 3 luglio
Burgos – Valladolid km 130
Sveglia un po’ tardi, la giornata è nuvolosa e ogni tanto pioviggina. Decidiamo di spostarci a Valladolid importante capoluogo nella regione Castiglia y Leon. Troviamo facilmente l’area camper inserita in un grande parcheggio a pagamento in prossimità del centro cittadino. Troviamo in sosta altri due camper, su uno dei quali c’è un simpatico signore anziano Scozzese con cui facciamo subito amicizia. Vado subito alla cassa del parcheggio, l’addetto mi chiede la targa del camper e mi dà lo scontrino giornaliero da apporre sul parabrezza mi dice anche che la sosta camper è gratuita. L’area riservata ai camper è carina e ombreggiata. Purtroppo inizia a piovere, quindi pranziamo in camper e ci rilassiamo. Per tutto il pomeriggio la pioggia insistente ci costringe a stare rintanati nel camper. Poco prima delle 18 il tempo sembra migliorare, usciamo subito a visitare questa bella città il cui centro storico dista circa 500 metri. Attraversando il ponte sul fiume Pisuerga visitiamo la bella chiesa di San Benito. Da qui arriviamo nella superba Plaza Major dove sorge il bel palazzo comunale. Girovaghiamo per il centro molto animatissimo fino alle 21, approfittando dell’orario degli esercizi commerciali che qui chiudono piuttosto tardi facciamo anche la spesa. Rientrati al camper vediamo che l’area si è quasi completamente riempita, l’ultimo posto disponibile viene occupato verso le 22 da un camper italiano.
Parcheggio silenzioso, notte tranquilla
Km oggi 130, totali: 1595
11° giorno venerdì 4 luglio
Valladolid – Palencia km 50
Così come finita ieri, la giornata inizia con un magnifico sole. Appena sveglio mi reco nuovamente dal custode del parcheggio per registrare la targa del camper anche per oggi in modo da avere il tagliando da apporre sul parabrezza, è sempre gratuito ma bisogna farlo ogni giorno in quanto i controlli sono severi e frequenti. Dedichiamo tutta la mattinata alla visita di Valladolid, girando a piedi nel suo grazioso vivace centro storico ammirando i monumenti di maggior interesse. Partiamo dall’ oficina de turismo (ufficio turistico) nella Calle Acera de Recoletos, un viale che attraversa il principale parco cittadino il “Campo Grande”. In questo bel giardino botanico si possono ammirare numerosi splendidi pavoni in libertà. All’inizio del parco c’è Plaza Zorrilla con una bella fontana e il Palazzo dell’ “Academia de Caballeria”. Da qui passando per Plaza St Aňa ritorniamo nella Plaza Major . Quindi passiamo per la bella Plaza Fuente Dorada per arrivare alla cattedrale de Nuestra seňora De L’Assuncion. Dentro la chiesa una brava organista suona per le prove di un concerto che terrà domani, ne approfittiamo per ascoltarla e riposarci dal gran caldo. Proseguiamo il nostro giro passando nella piazza col monumento dedicato allo scrittore Miguel de Cervantes e a seguire davanti al teatro Calderòn. Giungiamo alla Plaza San Pablo dove sorge l’omonima chiesa risalente al 1400 con una stupenda facciata. Adiacente alla piazza si trova anche il Palacio de Pimentel con un bel cortile a colonnato, in questo edificio nacque il re Filippo II di Spagna. A Valladolid che è stata anche capitale spagnola morirono due personaggi italiani di riguardo: Cristoforo Colombo ed Ettore Fieramosca, anche se le loro tombe sono altrove. Verso le 13:30 rientriamo al camper e pranziamo.
Dopo Pranzo facciamo camper service e consultiamo la nostra guida sulle aree di sosta, la più vicina e affidabile si trova nel capoluogo di Palencia a una cinquantina di chilometri di distanza. Dato che la città è anche interessante da vedere si decide per questa destinazione. Poco dopo le 17:00 arriviamo nell’area camper a 400 metri dalla Calle Major nel centro storico. Ci sistemiamo agevolmente in una della belle spaziose piazzole libere. Il caldo si fa sentire, l’asfalto nero del piazzale aumenta la calura. Usciamo subito in giro, attraversato il ponte in ferro sul rio Carriòn siamo già in centro. Sulla Calle Major ancora semideserta, entriamo nell’oficina del turismo dove un addetto gentilissimo ci da le carte e dépliant turistici . Quando diciamo che siamo camperisti questi ci da anche un bel volumetto illustrato in italiano con tutti gli itinerari turistici della provincia. Andiamo subito a visitare la Catedral de San Antolin costruita sopra una cripta romanica sotterranea. Con 5€ per due persone (Alessio non paga) si può visitare con la guida sia la cripta che il museo della cattedrale. Terminiamo la visita verso le 19:15 e vediamo che le vie del centro iniziano ad animarsi. Sulla calle Major inizia una serie di spettacoli con artisti da strada che intrattengono grandi e bambini. Verso le 20:30 ormai i bar sono affollatissimi. Nel paseo del Salon, bel viale pedonale che costeggia un grande parco cittadino una marea di persone che passeggiano, i tavolini dei tanti locali che si affacciano sul parco sono tutti al completo. Verso le 21 la stanchezza ci costringe a rientrare al camper, e sì, oggi abbiamo camminato parecchio. Nell’area di sosta ci sono ancora tanti posti liberi. Intanto la temperatura si fa piacevole, trascorriamo una bella nottata tranquilla e silenziosa.
Km oggi 50 totali: 1645
12° giorno: sabato 5 luglio
Palencia – Ampudia – Fròmista – Carriòn De Los Condès
Oggi altra splendida giornata soleggiata e calda. Ieri notte consultato il volumetto dei percorsi turistici regalatoci all’oficina del turismo abbiamo deciso la prossima tappa. Dopo aver fatto la spesa in un supermercato nella Calle Major, partiamo per Ampudia, caratteristico Villaggio distante 25 chilometri da Palencia. Lungo il breve tragitto attraversiamo grandi campi di grano e lavanda ancora in fiore. Arriviamo ad Ampudia verso le 11:00. Con piacevole sorpresa vediamo che c’è un’area camper non segnalata dalla nostre guide, sembra ci siano lavori in corso ma è completamente agibile, si trova proprio vicino al bellissimo Castello del XIII secolo. Il piazzale è deserto e quindi ci sistemiamo agevolmente in buona posizione. Ci avviciniamo al castello dichiarato monumento nazionale spagnolo dal 1931. Nei mesi di luglio e agosto gli orari delle visite guidate sono: alle 12, 13 e alle 17 ,18 (per i particolari: http://www.castillodeampudia.com/visitamuseo.html) Alle 12 ci aggreghiamo alla visita guidata della collezione archeologica ed etnografica custodita nelle sale del castello che comprende un interessante vasto campionario di armi, reperti, arredi sacri, oggetti di uso comune dei secoli passati. Peccato non sia consentito fotografare. Anche le caratteristiche case del pueblo su due piani con i con porticati in legno sono di particolare interesse. Molto bella è anche la collegiata di San Miguel con la sua torre campanaria alta 63 metri. Rimaniamo molto soddisfatti di questo bel paese dichiarato bene di interesse culturale.
Questo delizioso paese ci fa ricordare com’erano i paesaggi della nostra Sardegna rurale di quarant’anni fa’. Le case basse dove spicca la chiesa e il campanile, le aie con i cumuli di cereali ammassati dopo la mietitura, è l’essenza della cultura contadina che da noi purtroppo si è persa. Lasciamo Ampudia e ci tuffiamo per le strade dei Campos, attraversiamo altri piccoli villaggi sempre a vocazione prettamente agricola. Passiamo a breve distanza dalla grande statua del Cristo de Otero simbolo della città di Palencia. Verso le 16:30 arriviamo a Fromista, centro della provincia di Palencia legato al cammino di Santiago. L’area camper la troviamo subito dopo la grande rotonda all’ingresso del paese arrivando dall’autostrada A67 o dalla statale N611. E’ situata nella zona degli impianti sportivi e piuttosto distante dal centro. Non trovando nessun altro camper in sosta decidiamo di provare ad andare in centro dove troviamo facilmente un piazzale dove sostare (GPS N42.269918, E-4.404396 ). Il piccolo paese è quasi deserto (data l’ora e il caldo). Facciamo un breve giro, vediamo le chiese di Nuestra Señora del Castillo e San Pedro. Riprendiamo il camper per andare alle chiuse del canale di Castiglia che si trovano appena fuori del centro abitato appunto in Calle de Las Huesas (N42.26309, E-4.3997) . Sono le 17:45, fa ancora molto caldo,si decide di andare a Carriòn de Los Condès, un altro centro della Tierra de Campos di Palencia tappa del cammino di Santiago. Questa volta impieghiamo un poco a trovare l’area camper in quanto il navigatore ci fa passare per il centro del paese e quindi stiamo attenti a evitare strettoie. Anche qui non troviamo nessun camper in sosta, mentre siamo ancora intenti a studiare la struttura, arriva un motorhome spagnolo per fare camper service. Il gentile camperista ci dice che il posto e tranquillo e ci indica come sistemarci. Usciamo a fare un giro per il paese. Attraverso un breve sentiero pedonale arriviamo al ponte pedonale sul Rio Carriòn dove vediamo numerosi bagnanti godere della frescura delle acque del fiume. Nel piccolo centro storico piuttosto animato troviamo diversi pellegrini del Cammino. Nella parrocchia di Santa Maria assistiamo a un concerto gratuito di una bravissima chitarrista. Al ritorno dalla passeggiata Alessio ed io ci divertiamo a giocare a basket nei vicini impianti sportivi. Sul tardi arriva un camper spagnolo il cui equipaggio non scende nemmeno per vedere se il mezzo è parcheggiato bene . Per il resto la notte trascorre tranquilla e silenziosa.
KM oggi: 90 Totali 1735
13° giorno: domenica 6 luglio
Carriòn de Los Condes – Aguilar de Campòo – Santillana Del Mar
Dopo la bella e calda giornata di ieri oggi la temperatura è scesa parecchio e pioviggina. Dopo aver fatto camper service leggendo sempre la solita guida dell’ufficio turistico, individuiamo un’altra meta interessante. Ci mettiamo in marcia marcia alla volta di Aguilar de Campòo, importante centro turistico della provincia di Palencia. Anche qui il navigatore ci mette in difficoltà. Per arrivare all’area di sosta prova a farci passare sotto un ponte basso che tra l’altro non è segnalato da nessun cartello che limita l’altezza, così a spanne 2,5 metri. Per fortuna la strada larga consente di fare inversione. E’ piuttosto grave però che non ci sia un cartello limitatore di sagoma, per scrupolo abbiamo guardato accuratamente tutta la zona ma non lo abbiamo trovato. Riusciamo comunque a trovare la strada giusta per l’area camper grazie al nostro intuito evitando il ponte basso. Intanto si è fatta ora di pranzo e pioviggina pure. Vero le 13:30 dopo aver pranzato, riusciamo ad uscire per visitare il centro storico della cittadina che dista circa 500 metri dall’area camper. Arriviamo sulla piazza principale, molto bella con portici in legno, dove si sta’ svolgendo una festa paesana. Oltre alle solite giostre e numerosissime bancarelle che vendono di tutto un po’, vediamo anche delle esibizioni in costume e artisti da strada. Dopo un’oretta che giriamo per il paese inizia a piovere piuttosto forte, per fortuna i portici della piazza offrono un tranquillo riparo alle persone che affollano la manifestazione. Ne approfittiamo per un buon bicchiere di vino e un piccolo tagliere di salumi in un bel caratteristico locale appunto sotto i portici della piazza. Appena smette di piovere rientriamo al camper. Il pomeriggio si prospetta piovoso, decidiamo di muoverci. Andiamo nella vicina località turistica di Cervera de Pisuerga, che si trova a circa 25 chilometri nelle montagne della catena Cantabrica. Arriviamo in paese sotto la pioggia e una discreta nebbia che rende tutto triste e oscuro. Troviamo subito l’area camper con carico e scarico che però è deserta. Piove sempre a dirotto, decidiamo quindi di tornare ad Aguilar de Campoo e spostarci verso la costa atlantica attraversando la cordigliera cantabrica seguendo l’autostrada gratuita A67.
Andiamo a Santillana del Mar un bellissimo borgo medioevale molto frequentato dai turisti. Verso le 18:30 siamo in uno dei grandi parcheggi della località turistica, è piuttosto affollato e in pendenza. (GPS N 43.38764 E -4.1089 ). Ci sistemiamo comunque comodamente accanto ad altri camper e usciamo in giro per il borgo. Tappa importante lungo il cammino di Santiago de Compostela, questa cittadina è veramente incantevole, tra le sue stradine acciottolate si torna veramente indietro nel tempo. I numerosi edifici di una certa imponenza e le case tutte in pietra ammaliano i numerosissimi turisti che la visitano. Anche oggi infatti, seppure sotto la pioggia è notevole tale presenza. Ci ripariamo sotto l’oficina del turismo da dove vediamo che c’è un altro parcheggio dove si può anche pernottare, sulla parte bassa dove ci sono gli stalli grandi per camper e bus in piano.(GPS: N 43.38950 – E -4.10616). Dopo aver girato per un’ora per il paese vado a spostare il camper nel parcheggio visto prima, dato che il ticket già fatto (2€ al giorno) va le anche per questo parking. Sistemo il mezzo in piano e buona posizione accanto a un camper italiano. Facciamo conoscenza con due simpatici camperisti bresciani Roberto e Sandra, con i quali conversiamo fino all’ora di cena scambiandoci preziose informazioni sulle tappe da fare in zona. Si sono fatte le 21:00 e ancora stiamo a discutere con gli amici di Brescia, il fatto è che oramai non si trovano facilmente camperisti che si salutano e fanno amicizia, quindi le volte che succede è come una specie di festa. Dopo le 22:00 usciamo per una passeggiata notturna. Le strade e soprattutto e locali sono ancora piuttosto affollati, è la cultura spagnola che a noi piac e perché ci ricorda la nostra Sardegna, si cena verso le 21:30 e si sta’ fuori fino a tardi. Le ombre della sera e le luci fioche contribuiscono a creare un’atmosfera incantata, si vede questo magnifico borgo sotto un’altra magica prospettiva. La serata intanto si è messa al bello e il cielo è stellato. Ci rilassiamo un po’ in un bel locale caratteristico con buona musica jazz fusion gustando dell’ottima birra. Rientriamo al camper che sono le 23:30 e trascorriamo una notte tranquilla, l’area è silenziosa.
Km oggi: 243 Totali: 1978
14° giorno: lunedì 7 luglio
Santillana Del Mar – San Vincente de la Barquera – Bilbao – Bermeo
Oggi ci svegliamo molto tardi visto le ore piccole di ieri notte. La giornata è soleggiata ma ventilata. Usciamo per goderci ancora questo bellissimo borgo questa volta con il sole. In un piccolo supermercato facciamo un po’ di spesa alimentare. Dopo pranzo si decide di fare un giro seguendo la strada costiera fino a San Vincente de la Barquera, dove da come letto in vari diari e nella guida camper Europa 2014, sembra esistano varie possibilità di sosta. Seguendo la strada ca131, dopo aver attraversato la cittadina di Comillas, prendiamo la strada costiera ca236 e troviamo infatti alcuni parcheggi con dei camper in assetto campeggio libero. Ci fermiamo a circa 2,5Km da San Vincente de La Barquera in un piazzale sterrato adiacente a un parking per auto e a un bar ristorante dove troviamo una decina di camper con tendalini aperti e tavolate imbandite. (GPS 43.3898 -4.3740 ) Ci sono ancora molti posti liberi e parcheggiamo agevolmente. Andiamo sulla vicina spiaggia dove però nonostante il bel sole, soffia un forte e fastidioso vento. Dopo un breve giro e fatto alcune foto rientriamo al camper. Non riusciamo inizialmente a capire perché i camperisti presenti ci osservino con sguardi perplessi e taluni con un sorriso di scherno. Quando vediamo i grossi solchi (anzi due vere e proprie trincee) scavati sicuramente da un camper che sostava vicino al nostro, capiamo il perché. In effetti dopo la pioggia di ieri il terreno dove abbiamo parcheggiato è piuttosto allentato, vediamo anche il camper molto infangato che è stato impantanato nei solchi prima citati e che è venuto fuori con l’aiuto di un trattore parcheggiato nel piazzale, noi però non ci preoccupiamo minimamente. Dopo aver fatto merenda decidiamo di muoverci. Metto in moto e tra lo stupore generale vado via da quella posizione senza la minima difficoltà. L’ormai estinto trazione posteriore gemellato ha fatto vedere le sue doti.
Arriviamo nella bella cittadina balneare di San Vincente de la Barquera, come facilmente prevedibile non troviamo un buco per fermarci vicino al centro. Si decide così di puntare dritti su Bilbao dove c’è una sola area di sosta camper, ma da quanto descritta nella guida e nei vari diari di bordo (anche francesi) è in bella posizione e funzionale. Rimaniamo quindi molto amareggiati e arrabbiatissimi quando giunti sul posto la troviamo chiusa. Non c’è nessun cartello, ma presumiamo che il motivo della chiusura sia il festival che si svolgerà tra una settimana nelle vicinanze e che non interferisce minimamente con la struttura. Riteniamo inaccettabile che l’unica area camper di una città che ha aspirazioni turistiche di un certo livello venga chiusa in alta stagione per un motivo simile. A questo aggiungiamo i consigli di amici camperisti che lo scorso anno in sosta libera in centro a Bilbao ebbero visite indesiderate nel camper, abbiamo un attimo di disorientamento. Parcheggiamo in uno slargo della strada panoramica vicino all’area camper chiusa e faccio qualche foto alla città.
Dopo aver consultato le nostre guide, decidiamo di spostarci a Bermeo che dista circa 45 chilometri. Arriviamo verso le 19:30 dopo aver percorso una bella strada che si snoda in mezzo al verde del bellissimo parco naturale de L’Urdaibai offrendo bei panorami. L’area camper è in un grande parcheggio su asfalto in pendenza dove sei stalli sono riservati ai camper ma ci sono altre possibilità di sosta. Ci sistemiamo agevolmente su un grande stallo e livelliamo il mezzo con i cunei. Poco dopo i pochi posti liberi vengono occupati da mezzi francesi e spagnoli. Facciamo un giro nel vicino centro e ci godiamo il bel pomeriggio soleggiato con calma di vento. La cittadina però non ci entusiasma più di tanto. In poco meno di un’ora per le 21 siamo di rientro al camper. Facciamo conoscenza con una coppia di camperisti francesi che parlano un poco l’italiano. Ci scambiamo consigli e pareri sulla zona e approfittiamo per chiedere dritte su cosa vedere durante il tragitto di ritorno a casa in territorio francese. La notte trascorre tranquilla.
Km oggi :205 totali :2183
15° giorno martedì 8 luglio
Bermeo – San Sebastian (Donostia)
Sveglia verso le 8,30, la giornata è nuvolosa e freddina. Dopo aver fatto camper service partiamo seguendo la statale costiera in direzione San Sebastian. Peccato la brutta giornata piovosa non ci fa apprezzare i bei panorami che questa regione offre, questo ci dà la scusa per tornare da queste parti prima o poi. Ogni tanto comunque ci fermiamo per fare qualche foto anche se rattristata dalla pioggia. Verso le 13:30 arriviamo nell’area camper di San Sebastian, E’ lontana dal centro nella zona universitaria, però è ben collegata da servizio autobus. Come atteso la struttura camper è piuttosto affollata, ci sono però diversi posti liberi. Ci sistemiamo accanto ad un mezzo italiano con una coppia di anconetani. Chiediamo loro come funziona il pagamento del parcheggio. Molto gentilmente ci spiegano che basta seguire le istruzioni nella cassa automatica e inserire il numero di targa del veicolo, in quanto la sosta è limitata a 48 ore e i controlli sono molto severi. Questo spiega anche la disponibilità di posti ancora liberi, si garantisce il giusto ricambio degli ospiti dell’area, evitando che si trasformi in un campeggio per stanziali. Così si offre la possibilità ai camperisti di passaggio di visitare la città come giusto che sia. Per fare campeggio esistono tante strutture tranquille ed economiche dove ci si può rilassare quanto si vuole. Andare a cercare relax e stanziare giorni e giorni nelle già affollate caotiche aree delle rinomate città turistiche lo trovo assurdo. (De gusti bus!!!) Dopo pranzo vediamo che il cielo si è un po’ aperto. Andiamo subito alla fermata del bus per il centro dove troviamo anche la coppia di camperisti anconetani nostri vicini. Il biglietto lo si fa a bordo, possiamo prendere sia la linea 33 che la 35, in circa 7-8 minuti siamo in centro.
Ci godiamo questa incantevole città turistica approfittando del bel pomeriggio di sole, nonostante il vento forte disturbi un poco i numerosi bagnanti presenti nella bellissima spiaggia. Girovaghiamo per le vie del centro storico affollatissime di turisti, ogni tanto si incontrano bravi musicisti da strada che intrattengono folti gruppi di passanti con della buona musica dal vivo.
Verso le 18: 30 improvvisamente il cielo si oscura e verso le 19:00 si scatena un bel temporale. Ci ripariamo sotto i portici e appena l’intensità diminuisce decidiamo di rientrare prendendo il bus 33 che ci riporta nei pressi dell’area l’area camper. Ci siamo bagnati un po’ ma siamo soddisfatti della bella città visitata. L’area di sosta è rigorosamente al gran completo. Durante la sera e nelle prime ore della notte siamo disturbati da diversi mezzi che arrivano per cercare inutilmente una sistemazione. Per il resto l’area è abbastanza silenzio sa e trascorriamo una tranquilla nottata.
Km oggi: 105 Totali 2288
16° giorno: mercoledì 9 luglio
San Sebastian – Biarritz
Sveglia anche oggi verso le 8:30, la giornata variabile, a tratti nuvolosa . Dopo aver salutato i nostri vicini di Ancona (anche loro in partenza) e una simpatica famiglia di Trento, anche noi si parte in direzione Francia. Percorrendo le strade statali attraversiamo la frontiera e ci fermiamo un poco nella bella località marittima di Saint Jean de Luz. Lungo la strada principale che attraversa il paese c’è un area di sosta molto affollata e sicuramente poco tranquilla in quanto proprio a bordo strada. Proseguiamo però subito per l’area camper municipale “Milady” di Biarritz dove arriviamo poco dop
o le 11:00, giusto in tempo ad occupare uno dei pochi posti liberi. Chiediamo informazioni riguardo il pagamento della sosta ad un camperista francese nostro vicino di stallo. Questi ci dice di non preoccuparci in quanto gli addetti alla riscossione passano solo la sera dopo le 20. Mentre ancora discutiamo, all’ingresso dell’area vediamo due agenti della polizia locale armati di borsello e ricevute. A questo punto si verifica una situazione penosa che va raccontata. Quasi tutti i proprietari dei camper presenti, di cui molti tedeschi e olandesi con lussuosissimi motorhome, chiudono in fretta e furia i mezzi e si allontanano velocemente dalla parte opposta ai vigili. Un equipaggio inglese che era in assetto campeggio, raccatta armi e bagagli alla velocità della luce, mette in moto e si defila. Lo stesso equipaggio rientrerà nell’area dopo che i vigili saranno andati via. Il nostro interlocutore francese che non poteva scappare in quanto aveva i nipotini piccoli, paga insieme a noi la stratosferica cifra di 12€ per la sosta giornaliera. Morale della favola, dei tanti camper presenti pochi pagano volentieri la sosta e a dispetto dei luoghi comuni, i tre camper italiani presenti sono tutti in regola. Veniamo poi a sapere da una simpatica coppia di camperisti biellesi parcheggiati vicino a noi che nell’area i controlli sono molto superficiali. Gli addetti quando non trovano i proprietari dei mezzi, lasciano un foglietto sul parabrezza che invita gentilmente il pagamento della sosta che però quasi nessuno si preoccupa a regolarizzare. Questo permette anche che molti si fermino ben oltre le 48 ore consentite. A fronte di questo infatti vediamo che all’ingresso stanno lavorando per installare una cassa automatica con le sbarre, la sua imminente entrata in funzione renderà la vita difficile ai furbi. Dopo una lunga chiacchierata con i nostri connazionali biellesi pranziamo.
Verso le 15 usciamo a piedi per raggiungere il centro che dista poco meno di 2 chilometri. La giornata è ancora soleggiata ma soffia un vento piuttosto deciso. C’è anche una linea bus che ferma nei pressi dell’area, ma le frequenze sono scarse. Passeggiando lungo la strada costiera passiamo davanti alla scuola di surf, dove tanti appassionati di questo sport stanno approfittando del mare favorevole per le loro esibizioni. In poco meno di mezzora siamo nel centro di questa bellissima vivace città turistica balneare, forse la più rinomata e frequentata della Francia atlantica. La sua fama risale alla seconda metà del 1800, quando la nobiltà e l’aristocrazia europea la scelse come meta preferita per le vacanze. Quest’aria di turismo aristocratico benestante si respira anche oggi, signore vestite con abiti d’alta moda, gli hotel sfarzosi a cinque stelle , le auto di lusso si sprecano. Accanto però ci sono i comuni turisti come noi e tanti giovani attirati in questa località dai festival musicali e dalla passione per il surf. Aggiungiamo poi i paesaggi da favola che si ammirano sul litorale, che dire è una meta assolutamente da non perdere.
Verso le 18 quasi come ieri, inizia ad annuvolarsi, quindi piano piano ci avviamo per la strada del ritorno all’area camper dove arriviamo intorno alle 19:00, giusto in tempo per evitare la pioggia. Nei vari parcheggi incontrati sulla strada del rientro abbiamo notato diversi camper sistemati alla bella meglio incuranti dei divieti. Non a caso l’area camper è al gran completo. Anche qui numerosi mezzi entreranno fino a notte tarda in cerca di sistemazione, l’area tra l’altro è un poco rumorosa per la vicinanza della strada
trafficata. Km oggi: 53 totali:2341
17° giorno: giovedì 10 luglio
Biarritz – Fources – Condom
Oggi la sveglia ce la da il furgoncino del panettiere che è entrato nel parcheggio verso le 8:15. Approfittiamo per acquistare baguettes e croissant. Il camper service è affollatissimo, anche camper di passaggio che non hanno pagato la tariffa dell’area si infilano nella ressa. Per fortuna abbiamo abbastanza autonomia, decidiamo di partire subito per la strada del rientro verso casa. Percorrendo la D 824 arriviamo a Mont de Marsan dove decidiamo di fare tappa. Anche qui come a Bilbao troviamo l’area camper chiusa per una festa. Tiriamo dritti, decidiamo di andare a Condom che dovrebbe essere una città interessante da visitare. Non avendo la cartina della regione ci fidiamo del navigatore che come di sovente ci fa passare per stradine secondarie in mezzo al nulla. Però a volte non tutti i mali vengono per nuocere, lungo il tragitto troviamo il delizioso villaggio di Fources uno de les plus beaux villages de France, dove c’è anche una bella e tranquilla area di sosta immersa nel verde su un bel prato inglese. Ci fermiamo immediatamente e pranziamo. Impieghiamo dopo una mezzora per visitare e fotografare questo bel borgo.
Dopo aver fatto C.S. ci spostiamo nella vicina città di Condom che dista una quindicina di chilometri, troviamo l’area camper che però è un po’ lontana dal centro (1,5km). Siccome il tempo è incerto preferiamo avvicinarci col camper, parcheggiamo a bordo strada lungo la D931. Giriamo un po’ per il centro storico medioevale dove i palazzi ben conservati testimoniano il passato di città vescovile. Molto bella la cattedrale all’esterno della quale c’è il monumento dedicato ai moschettieri del celebre romanzo di Dumas. Purtroppo ogni tanto qualche goccia di pioggia disturba la nostra passeggiata. Rientrati al camper ci sistemiamo nell’area attrezzata vista precedentemente. La struttura anche se isolata è molto bella. Ampie piazzole asfaltate immerse nel verde di un bel prato con le panchine e i tavoli in legno per picnic. Passiamo una notte tranquilla e silenziosa in compagnia di altri sei camper francesi.
Km oggi:201 totali:2582
18° giorno: venerdì 11 luglio
Condom – Albì – Cordes Sur Ciel
Oggi vogliamo fare un’altra tappa di avvicinamento verso casa. Optiamo per la visita di Albì, importante e bellissima città con il cen
tro storico patrimonio UNESCO. Prendiamo la D930 fino a incrociare la quattro corsie gratuita N 124 fino a Tolosa. Percorriamo per fortuna tranquilla
mente la trafficatissima tangenziale di questa grande città e seguendo il navigatore che ci fa evitare il tratto a pagamento ci immettiamo nel tratto dell’autostrada gratuita A68 fino ad Albi. Secondo le nostre guide e da quanto leggiamo in una mappa turistica locale, la città offre due punti sosta per i camper: una molto centrale vicino alla cattedrale presso un parcheggio auto, l’altra a circa un chilometro dal centro in Base de loisirs
de Pratgraussals. (GPs Lat: 43.929303° Long2.135198°) E’ proprio qui che decidiamo di andare in quanto il centro è chiuso al traffico per la festa medioevale che si sta’ svolgendo in questi giorni. Con un po’ di difficoltà dovute alle deviazioni riusciamo a trovare la zona dell’area camper che però è chiusa. Ancora una volta queste politiche degli amministratori locali ci fanno andare in bestia!! Per organizzare le feste si devono mandare via i camper? In altre località specialmente nel nord della Francia, ci è capitato più volte che quando le manifestazioni di qualsiasi tipo interessavano le aree camper, si sono sempre organizzati per fornire ampi parcheggi alternativi con tanto si segnalazioni per raggiungerli. Qui invece gli agenti della polizia locale ci invitano ad andare in campeggio che tra l’altro è pieno. Peccato perché la città meritava sicuramente una visita, il grande affollamento dovuto alla festa ci impedisce anche di trovare un buco dove parcheggiare per un breve giro. Intanto si sono fatte le 14:30 ma dalla rabbia ci è passata la fame. Guardando la guida camper Europa, decidiamo di andare a Cordes Sur Cièl ,che dista circa 25 chilometri. Arriviamo verso le 15, l’area è molto bella immersa nel verde su ghiaia e sterrato. Qui troviamo numerosi camper in assetto campeggio stanziale, con tavolate, ombrelloni fissi, stuoie e tanto di auto al seguito, molti sono dentro il mezzo intenti a guardare la TV e nessuno ci degna di un saluto. Per fortuna troviamo agevolmente un posto comodo e largo anche se un po’ in pendenza. Andiamo subito a fare il biglietto per la sosta al parcometro, 5 € per 24 ore, insieme al ticket si riceve un gettone per il camper service. Se non si ha moneta, la sera passa comunque un vigile. Dopo aver pranzato o vista l’ora fatto merenda, ci arrampichiamo per la ripida viuzza che porta al villaggio medioevale. La parte alta del borgo è arroccata sul cucuzzolo di una montagnola. La dura salita viene ripagata dalla bellezza delle case e i palazzi medioevali perfettamente conservati. Molte sono le botteghe artigiane e di artisti specialmente pittori.
Sembra davvero di essere tornati indietro nel tempo, è tutto così naturale, le insegne dei negozi l’assenza di automobili il silenzio interrotto solo dalle voci pacate dei turisti, tutto concorre a creare un’atmosfera d’altri tempi che sa di magia. Rientrati all’area camper verso le 19, vediamo che passa un vigile incaricato per controllare i ticket e per riscuotere sul parabrezza. Alcuni mettono in moto il camper fingendo di andar via ma appena sparito il controllore si riparcheggiano. Vedremo infatti che diversi mezzi parcheggiati non hanno il tagliandino, per il resto della notte e la mattina seguente non passerà nessun controllo. Mi sa che il luogo comune del fatto che siamo noi italiani a fare i furbi è alquanto inesatto, se non ci sono pene e sanzioni, tutto il mondo è paese!! La notte comunque trascorre
tranquilla e silenziosa.
Km oggi: 230 totali:2812
19° giorno: sabato 12 luglio
Cordes Sul Cièl – Najac – Mende
Sveglia verso le 8:30, la giornata sembra piuttosto brutta, pioviggina e c’è un po’ di nebbia. Approfittiamo del gettone rilasciatoci ieri dal parcometro per rifornirci d’acqua. Partiamo per Najac, un altro villaggio medioevale inserito nei plus beaux villages de France, che dista da qui 25 chilometri. La strada che percorriamo per arrivarci è strettina in mezzo ai boschi, ma si transita senza problemi. Arriviamo nell’area camper nella parte bassa del borgo vicino al camping.
Parcheggiamo agevolmente in uno dei tanti posti liberi del piazzale in cemento con grandi stalli riservati ai camper. La giornata intanto sembra migliori. Percorriamo la stradina che attraversa il campeggio e poi imbocchiamo il ripido sentiero che porta fino al borgo. Anche questo villaggio, come quello visitato ieri conserva ancora perfettamente molti palazzi ed abitazioni medioevali. Percorrendo la lunga stradina del borgo costeggiando il castello che si erge nella parte più alta, si possono ammirare degli scorci pittoreschi molto belli, ogni casa ogni angolo è da fotografare, sarebbe da dedicare una galleria fotografica a parte. Alla fine si arriva alla piazza principale dove c’è l’ufficio del turismo e vari negozietti. In uno di questi acquistiamo buonissime baguettes fresche e altri generi alimentari. Bellissimo borgo, da non perdere per gli amanti dei paesini medioevali. L’idea di venire a vedere questo borgo è scaturita dalla descrizione fatta da un camperista italiano nel suo bel diario, non aveva affatto esagerato a descrivere questi luoghi. La visita di questo graziosissimo villaggio ci ha impegnati due ore abbondanti, facciamo ritorno al camper per pranzo.
Dopo aver pranzato con calma e riordinato le idee, decidiamo di fare una tappa di avvicinamento a casa, trovando una meta tranquilla per la notte. La scelta ricade su Mende. Oggi infatti è sabato 12 luglio ed è il ponte settimanale della festa nazionale più importante del Paese (14 luglio la presa della Bastiglia) . I camper in giro infatti sono numerosissimi, ci sono seri problemi per trovare posto nelle aree di sosta se si vuole un po’ di tranquillità evitando gli affollamenti tipici di ponti comandati.. (ieri, infatti a Cordes Sur Cièl si era al gran completo). Puntiamo prima su Rodez dove troviamo tanto traffico, veramente tanti i camper in circolazione, per fortuna le lunghe code sono nel senso opposto di marcia. Da Rodez imbocchiamo la N88 e successivamente il tratto di autostrada gratuita A75. Verso le 17:30 arriviamo nell’area camper di Mende dove per fortuna ci sono diversi posti liberi. Il fatto che in città non ci siano manifestazioni ha limitato l’affluenza di camper che comunque è sempre nutrita. Mende la conosciamo in quanto abbiamo sostato in altre occasioni. Ne approfittiamo per fare la spesa nel vicino supermercato e riassettare il camper. Nell’area vedremo che rimarrà qualche posto libero. Notte tranquilla.
Km oggi: 205 totali 3017.
20° giorno: domenica 13 luglio
Mende – Grignan
Ci svegliamo verso le 8:30, la giornata sembra promettere bene. Partiamo verso le 9:30 per avvicinarci ulteriormente a casa. Percorriamo la strada fatta altre volte, cioè la N88 fino a Pradelles dove prendiamo la N102 per scendere nel versante mediterraneo fino ad Aubenas. Qui ci fermiamo per rifornire il camper e fare la spesa. Seguendo sempre la N102 arriviamo nella cittadina di Grignan che offre tre possibilità di sosta. Una molto centrale a ridosso delle mura ma non si può pernottare ed è sempre piena d’auto. La seconda dove c’è il camper service è vicino a un supermercato nella zona commerciale, lontana dal centro. La terza dove decidiamo di andare di trova in Chemin de Roche Courbière in mezzo a un bosco su sterrato sotto gli alberi a circa 500 metri dal centro. Come immaginato troviamo tanti camper in assetto campeggio libero, sistemati disordinatamente. Parcheggiamo a fianco a tre mezzi che sembrerebbero presi a noleggio con targa francese , disposti a ferro di cavallo per delimitarsi lo spiazzo centrale dove hanno sistemato stuoie verande ombrelloni e tavoli, gli occupanti sono assenti. Pranziamo e verso le 16 usciamo per visitare il borgo medioevale di Grignan, piccolo paese che sorge intorno a un castello su una piccola altura.
Trascorriamo il pomeriggio tra le viuzze di questo interessante borgo, anche qui troviamo numerosi spunti per belle fotografie. Visitiamo anche il castello (a pagamento) da dove si gode uno splendido panorama . Mentre siamo intenti ad ammirare le sale del castello, fuori si scatena un temporale che però dura solo una mezzora. Verso le 19 facciamo rientro al camper. I camperisti dell’accampamento a ferro di cavallo sono rientrati e si stanno rilassando sugli sdrai. Uno di loro mi si avvicina piuttosto seccato e in inglese mi chiede se mi posso spostare altrove in quanto gli stiamo invadendo la piazzola. Capisco al volo che ovviamente non sono francesi, (per i francesi la lingua inglese è puro veleno), bensì olandesi che hanno preso i camper a noleggio. Faccio notare al signore che dove ci troviamo non è un campeggio con le piazzole delimitate, ma un bosco pubblico dove è tollerata la sosta dei camper. Il mio mezzo è a un metro e mezzo di distanza dal loro accampamento e non essendoci stalli marcati va bene così, anche perché non gli ostruisco assolutamente i passaggi per uscire. Ci fosse un altro posto libero mi sposterei. Mentre stiamo li a discutere, vedo che si libera un posto tranquillo in mezzo a due camper francesi, facendo attenzione ai rami bassi mi sistemo in quella bella posizione e fine della discussione con l’olandese che felice mi ringrazia. Non passa un quarto d’ora però che al nostro posto anzi più appiccicato, si piazza un camperista francese che non si cura neanche di rispondere agli olandesi bisognosi di spazio. Ci facciamo quattro risate a denti stretti. Intanto commentiamo questi comportamenti con la coppia francese parcheggiata al nostro fianco. Ci scambiamo anche le solite dritte su luoghi e aree di sosta. Fino alle 22 ogni tanto arrivano dei camper nella vana ricerca di posti disponibili. La notte trascorre tranquilla nel più assoluto silenzio.
Km oggi: 180 totali:3197
21° giorno: Lunedì 14 luglio
Grignan – Casa
Sveglia verso le 8:30, gli uccellini del bosco con il loro cinguettio ci danno il buongiorno. E’ una bellissima giornata di sole. Pian pianino prendiamo la strada verso casa. La regione in cui siamo ci è molto familiare in quanto siamo venuti numerose volte anche nei weekend . Oggi è festa nazionale in Francia e si vede. Durante il rientro è impressionante il numero dei camper che incontriamo. Dopo avere attraversato Nyons, percorriamo la D94 suggestive strada che attraversa le bellissime “Gorges de Saint May “formate dal fiume Eygues. In ogni spiazzo in ogni parcheggio sono presenti dei camper!! Attraversiamo Gap che oggi sembra meno trafficata del solito. Ci fermiamo per i rifornimenti e la spesa nel supermercato “Gèant Casino” sulla rotonda in uscita della città in direzione Briancon. Per pranzo sostiamo in un bel punto panoramico dell’incantevole lago di Serre Poncon con le sue acque color turchese. Proseguendo sulla N94 passiamo Briancon e affrontiamo il passo del Monginevro. A Claviere in territorio italiano, facciamo un’altra riposante sosta verso le 16:30. Poco prima delle 19 siamo a casa.
Km oggi 350 totali: 3547
Conclusioni
Purtroppo negli ultimi anni il mondo del camper è oramai cambiato radicalmente rispetto ad anni fa quando abbiamo iniziato a girare per l’Europa. E’ diventato sempre più raro socializzare e anche solo salutarsi tra camperisti. Molto comune è la scena dell’equipaggio che si parcheggia appiccicato a un palmo distante e solleva immediatamente gli oscuranti ( e la parabola satellitare), barricandosi dentro il mezzo senza nemmeno dare un cenno di saluto a nessuno. Meno male c’è ancora qualche eccezione. In Francia nella bella stagione sta’ diventando sempre più difficile fare turismo itinerante col camper per il gran numero di mezzi in circolazione. Molti sono i camperisti che fanno un turismo poco o nulla itinerante e molto stanziale. Nelle località più rinomate è quasi impossibile trovare posto nelle aree camper se si arriva nel tardo pomeriggio. Molti usano le aree attrezzate e i parcheggi dove la sosta è tollerata, come un vero e proprio campeggio. Questo ha indotto molti comuni a chiudere belle aree di sosta e a mettere sbarre e divieti dove anni fa non c’erano. Molto negativo il fatto di chiudere le AA in occasione di manifestazioni varie senza dare la possibilità una sosta alternativa. (Vedi Bilbao, Albì e Mont de Marsan). I Paesi Baschi ci sono sembrati poco ospitali nei confronti dei camper. La Spagna del nord ad eccezione della Cantabria, la zona della costa atlantica, non è ancora molto frequentata dai camper, le aree attrezzate sono ancora poche, quelle visitate sono quasi tutte belle e gratuite. La gente è molto cordiale e ben disposta verso i turisti, specialmente nei piccoli centri, E’ stata molto utile la guida Camper Europa 2014 delle edizioni “il castello” molto affidabile. Anche il sito francese “Camping car infos” è stato un valido aiuto per le aree di sosta e per i pdi del navigatore che ci ha fornito. Le carte stradali del la Michelin le abbiamo acquistate nelle regioni visitate.
Antonio e Franca Sanna
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*I testi e le foto del presente articolo sono concessi dall’autore che ha inviato il diario di bordo in pdf per la pubblicazione sul sito camperontheroad.it