La settimana prima di Natale, Giorgio e Noemi ci telefonano proponendoci un tour della Sicilia in camper dal 26 dicembre al 6 gennaio. Un paio di giorni per organizzarci mentalmente, quindi aderiamo alla proposta. Preparo, dopo alcune consultazioni di siti relativi a viaggi in camper in Sicilia, alcune ipotesi di massima del tour, tenuto conto che io ed Anna siamo già stati in Sicilia nel medesimo periodo nel 1996-1997 e Giorgio e Noemi almeno altre 5 o 6 volte. Purtroppo dobbiamo escludere Piazza Armerina perchè abbiamo saputo che la Villa con i famosi mosaici è chiusa almeno fino a marzo per restauri (pare siano stati compiuti atti vandalici).
Sicilia in camper (periplo)
26 dicembre
Alle ore 9, come d’accordo, ci troviamo al benzinaio del casello di Rimini sud: Paolo ed Anna con il mansardato Arca 307, Giorgio e Noemi con il semintregrale Mooncayo Pilote e Alberto e Marina col motorhome Hymmermobil. Il mio mezzo segna 139.015 chilometri. Decidiamo, come da programma di passare la notte ad Alberobello che raggiungiamo verso le ore 17 senza problemi di traffico e di tempo. I chilometri percorsi sono 670. Dopo aver girato un po’ per trovare il parcheggio di fianco al cimitero, causa anche alcuni lavori stradali, io e Giorgio ci piazziamo nell’area suddetta (divieto sosta camper e roulottes), mentre Alberto risale nell’area attrezzata degli ulivi in pieno centro. Nel 1996-1997 facemmo la stessa tappa ma al mattino ci svegliammo con la neve (Chiara).
27 dicembre
Arriviamo a Villa San Giovanni per imbarcarci (Biglietto A/R ferrovie dello stato € 61,00: al ritorno non riusciamo ad imbarcarci al volo e dobbiamo aspettare circa 2 ore per il successivo traghetto: la prossima volta sarà forse il caso di prendere l’altra compagnia privata (Caronte) che pare ci sia ogni mezz’ora e allo stesso prezzo). Altra sorpresa è che lo sbarco è a Tremestieri il che comporta il doppio di tempo di traversata, circa un’ora. .Alle ore 17 circa siamo a Milazzo dove parcheggiamo, autorizzati dalla capitaneria, al porto. Il tempo non è dei migliori, come da previsioni; infatti ogni tanto piove. Abbiamo percorso altri 489 chilometri.
28 dicembre
Alle ore 9 ripartiamo ed in mattinata siamo a Tindari dove visitiamo la cattedrale, il teatro e gli scavi, oltre a goderci la vista bellissima delle isole Eolie. Teatro di Tindari (Paolo e Anna) Vista Golfo di Patti da Tindari Nel primo pomeriggio raggiungiamo Cefalù (la temperatura è di 19 gradi). Alberto si piazza nell’area attrezzata (si fa per dire: uno sterrato senza servizi, ma recintato) davanti al lungomare, mentre io e Giorgio, da vecchi uomini di mare, dopo aver visitato la splendida cittadina (vedi cattedrale normanna) ci spostiamo al porto per la notte (soliti divieti di accesso). 4 Nel frattempo abbiamo percorso altri 164 chilometri. Alberto e Marina, come da accordi, ci salutano perchè hanno programmato il capodanno a Giardini Naxos ed il rientro anticipato tra il 3 ed il 4 gennaio.
29 e 30 dicembre
Palermo in camper
Alle ore 9 io, Anna, Giorgio e Noemi ripartiamo e verso le ore 12, dopo un’ora di traffico bestiale e di gimkane tra parcheggi in doppie e terze corsie, in pieno centro a Palermo, raggiungiamo l’area attrezzata Freesbee Park ( € 18), zona Fiera del Mediterraneo-Favorita. I servizi sono eccellenti, a trecento metri c’è la metropolitana (molto sporca) ma efficiente e gli autobus per il centro. Rimaniamo a Palermo anche il 30 dicembre e visitiamo quello che si può in soli due giorni: palazzo dei Normanni con la splendida cappella Palatina, la Cattedrale, i quattro canti, la chiesa di Santa Caterina, Zisa e non so quante altre chiese! Siamo stati anche al caratteristico mercato Ballarò. Gli ulteriori chilometri percorsi sono 88.
31 dicembre
Alle ore 9 partiamo da Palermo e ci rechiamo a Monreale. Solo 16 Km. I vigili locali ci stanno ancora cercando! Non essendoci una segnaletica adeguata, complice anche la ‘lepre’ Giorgio che ha fatto da apripista per tutto il viaggio (complimenti!), non ci siamo accorti di alcun divieto e ci siamo addentrati in salita verso il centro storico. Ad un certo punto, tralasciando le macchine parcheggiate a destra ed i terrazzi prospicienti sulla sinistra, ci siamo trovati nel pieno dell’isola pedonale. L’ufficiale dei vigili, dopo averci redarguito per bene voleva farci fare marcia indietro, al che io gli avrei consegnato le chiavi del camper. Dopo un pò di contrattazione l’ufficiale ha chiamato due vigilesse che cortesemente ci hanno spostato alcuni cartelli di divieto e ci hanno fatto passare, proprio a fianco alla cattedrale. Manco farlo apposta, l’indicazione del fantomatico parcheggio non l’abbiamo trovata, sicchè preso un altro divieto di transito (bastava fare 100 metri e avremmo imboccato la strada per il parcheggio) i fischi si sprecavano: le solite vigilesse ci hanno raggiunto e quando hanno visto Giorgio hanno esclamato: “ancora lei?”. Insomma le infrazioni erano ben quattro, ma hanno avuto fin troppa comprensione Finalmente parcheggiamo e visitiamo la città. Monreale: la cattedrale Monreale: il chiostro Nel primo pomeriggio ripartiamo con destinazione Castellamare del Golfo. In questa deliziosa località passeremo l’ultimo giorno dell’anno. Dopo aver percorso altri 77 chilometri arriviamo e come da copione ci piazziamo sul porto con vista fronte mare. Facciamo un giro in città dove gli altoparlanti di una macchina annunciano per la serata fuochi pirotecnici e musica dal vivo offerti dal Sindaco e dalla Giunta.
1 gennaio
Alle ore 10 partiamo per Erice, ma appena nelle vicinanze notiamo una nube pesantissima coprire la città; decidiamo comunque di salire. Il paesaggio ne valeva certamente la pena. Visitiamo la cattedrale e fuggiamo immersi nella nebbia e nel freddo. 93 i chilometri da Monreale. Proseguiamo per Trapani dove, a Nubia, visitiamo il museo del sale. Decidiamo quindi di fare una bella tirata fino ad Agrigento (percorsi altri 279 Km), dove arriviamo verso le ore 18 e sostiamo per la notte di fronte all’ingresso della Valle dei Templi. Il parcheggio, guarda caso è vietato ai camper ed è sterrato con fango in ogni dove perchè in precedenza aveva piovuto.
2 gennaio
Essendo il tempo incerto e nuvoloso ed avendo già visto i templi in altre occasioni, decidiamo di sale ripartire, senza fretta, facendo la strada della costa. Tra i vari bei paesini ricordiamo Punta Secca, che poi, per caso, ci fa ritornare in mente il programma televisivo della serie il Commissario Montalbano. Abbiamo così percorso altri 132 chilometri. Proseguiamo i nostri spostamenti e raggiungiamo Porto Palo di Capo Passero per poi arrivare a Marzamemi, dove ci piazziamo al porto vecchio (sempre divieti di accesso).
Il paese è delizioso, la pizzeria accogliente, la pizza buona ed il prezzo imbattibile (pizza e birra 9 euro a testa). Da segnalare anche le due rivendite di prodotti tipici dove abbiamo acquistato ottima bottarga, crema di ricciola e pesce spada, tonno sott’olio (niente a che vedere con le tradizionali scatolette) pomodorini secchi di Pachino, pistacchi dolci ed altri prelibati prodotti locali artigianali. Abbiamo percorso altri 220 Km.
3 gennaio
Ripartiamo per raggiungere la città di Noto (io ed Anna l’avevamo vista dall’esterno nel 1996, dopo il terremoto che aveva provocato il crollo di gran parte della struttura ed anche Giorgio e Noemi avevano piacere di approfondire tale visita). Dopo un violento temporale e dopo il solito parcheggio avventuroso, decidiamo di uscire dai mezzi e visitiamo la città e con soddisfazione riusciamo a vedere la cattedrale completamente ricostruita. Per l’ora di pranzo arriviamo ad Aci Trezza (percorsi altri 156 Km) e come consuetudine Aci Trezza: i ciclopi parcheggiamo al molo dopo aver cercato di interpretare i cartelli che regolamentano la sosta. Un signore, senza che io gli avessi chiesto nulla, mi suggerisce di parcheggiare al di là della riga continua bianca, zona franca dai controlli di vigili ed ausiliari del traffico. Nel pomeriggio ho scoperto che quel signore era un pescatore: l’ho visto, assieme ad altri tre pescatori che innescavano le esche nei parangali, seduti ai bordi di un furgoncino malandato. Da uomo di mare ho chiesto loro se l’esca fosse polipo, al che il più anziano mi risponde: “polipessa ie”. Abbiamo incominciato a parlare e non mi sono accorto che era passata un’ora, durante la quale sono stato “rapito” con una loro macchina altrettanto scassata e mi hanno offerto un caffè al centro del paese. Anna non sapendo dov’ero mi cercava, ma io ero uscito in maglietta ed anche il tentativo di chiamarmi al cellulare è fallito perchè l’avevo lasciato in camper. Al mio ritorno in camper è stato festeggiato il mio “rilascio” e, per riconoscenza, ho portato una bottiglia del nostro ottimo vino ai pescatori che l’hanno accettata volentieri. In Sicilia abbiamo sempre trovato persone cordiali e generose.
4 gennaio
Ripartiamo per Giardini Naxos, facciamo solo 46 chilometri ed impazziamo per trovare un’area di sosta a fianco della strada principale della quale avevamo visto il cartello, ma non siamo riusciti a trovare l’imboccatura giusta, quindi Giorgio decide di andare nell’area sosta attrezzata “Lagani” ( € 15) che già conosceva, in direzione Recanati Giardini Naxos: Anna e i cactus.
In mattinata decidiamo di andare a Taormina con l’autobus di linea: io ed Anna visitiamo il teatro greco che nel 1996 non avevamo potuto vedere, mentre Giorgio e Noemi che il teatro lo hanno visto diverse volte, passeggiano per la bella cittadina.
Il tempo non è dei migliori, fa un pò freddo rispetto ai 16-18 gradi a cui ci eravamo abituati, ma le telefonate intercorse con Rimini ci dicono che in riva all’Adriatico le temperature sono al di sotto dello zero.
5 Gennaio
La notte piove ininterrottamente, per cui la mattina successiva, decidiamo di anticipare il rientro. Alle 10,30 siamo a Messina all’imbarco e per pochi minuti perdiamo, come detto all’inizio, il traghetto per prenderlo poi alle 12,30. Alle ore 18,00 arriviamo a Metaponto Lido, dopo aver fatto una parte della Salerno-Reggio Calabria e deviato poi per Sibari. Abbiamo fatto una bella tirata di 431 chilometri, oltre la traversata dello stretto. Ci piazziamo nell’area attrezzata “Pianeta Nettuno” (€ 10,00) e scopriamo che in serata ci sarà discoteca fino all’1,30. La stanchezza era tanta che non abbiamo sentito quasi nulla. L’area è pulita, ben disposta e ben attrezzata .
6 gennaio
Ripartiamo verso le 9,30 e alle 18,30 siamo a Rimini, dopo un’altra bella tirata di 713 chilometri, con un pò di traffico dovuto al rientro dalle ferie, ma senza mezzi pesanti. Forse è stata la scelta migliore. Il contachilometri totale del mio Arca segna 142.386 chilometri: abbiamo percorso 3.371 chilometri. Il nostro tour è finito, siamo stati molto bene, sia in compagnia tra noi che con i siciliani, peccato che la Sicilia sia un pò lontana, ma ci torneremo ancora!
A titolo di cronaca riepilogo alcuni dati numerici che possono essere utili come orientamento.
Totale Km percorsi Km 3.371
Totale spesa nafta € 307,00
Litri nafta lt 292
Media KM/litro m 11,5
Autostrade € 70,20
Traghetto A/R € 61,00
Aree Attrezzate € 61,00
Ingressi Musei-Chiese € 48,00
Parcheggi-tickets € 31,60
Gpl € 10,00
Riferimento posta elettronica: paolobezzi@alice.it
Realizzato il 14 gennaio 2009.
Un saluto da Paolo e Anna
*I testi e le foto del presente articolo sono concessi dall’autore che ha inviato il diario di bordo in pdf per la pubblicazione sul sito camperontheroad.it